“Quella che doveva essere una nuova organizzazione attivata dall’Asrem e finalizzata a potenziare gli sportelli di prenotazione delle visite specialistiche su tutto il territorio regionale sembra, invece, aver penalizzato le aree interne. Un danno che suona anche come un beffa”. Sono queste le parole della consigliera Micaela Fanelli sugli sportelli per le prenotazioni sanitarie delle aree interne.

“Dagli inizi del mese di giugno sono, infatti, diversi i centri dove sono sempre maggiori i disservizi riscontrati dai cittadini. Solo qualche giorno fa, i quotidiani regionali hanno documentato le lunghe file al distretto sanitario di Bojano per prenotare una visita al poliambulatorio del centro matesino, dove gli sportelli delle prenotazioni sono stati ridotti da tre a uno. Ma tanti sono anche i disservizi riscontrati a Riccia. Qui addirittura il servizio dello sportello è stato ridotto da 36 a 20 ore. Si chiude così per ben due giorni a settimana costringendo i cittadini a lunghe attese e code nei restanti giorni il cui lo sportello è operativo”.

La Consigliera chiede un rapido intervento dell’Asrem.

“Sappiamo bene quanto la pandemia abbia portato a galla una delle falle più grandi del sistema sanitario: la medicina territoriale. Ma sappiamo anche bene quanto essa rappresenti, invece, uno dei pilastri su cui poggia il diritto alla salute dei cittadini. Un principio questo, contenuto anche negli investimenti previsti dal PNRR che mira a rafforzare le reti di prossimità, a potenziare l’offerta dell’assistenza territoriale con gli ospedali di comunità e un’assistenza domiciliare sempre più integrata con interventi di tipo sociale. Dunque, in un panorama nazionale ed europeo consapevole dell’importanza di consolidare i presidi sui territori, assistiamo a una riorganizzazione da parte dell’azienda sanitaria regionale che va in tutt’altra direzione. Come è possibile tutto questo?”, conclude Fanelli.