di Miriam Iacovantuono

L’avventura di cammina, Molise! è iniziata nel 1995 e la prima edizione, che fu chiamata Ar’ jammecenne ar’ pajese a ppede p’ la vianova, aveva uno scopo ben preciso, quello di festeggiare il primo anno del mensile La Vianova.

Quando è iniziata l’esperienza di cammina, Molise!, in pochi credevano che tale manifestazione, che quest’anno è arrivata alla sua 27esima edizione e che neanche il Covid ha fermato, potesse portare con sé non solo centinaia di persone a camminare il Molise, ma che il cammino diventasse una realtà di cui gli organizzatori di cammina, Molise! ne sono stati i precursori.

Lo dice con orgoglio Giovanni Germano presidente dell’associazione La Terra che organizza cammina, Molise! e che nel 1995 insieme ad altri 30 “pazzi” è partito da Roma per arrivare a piedi a Duronia, il suo paese d’origine e da dove tutto è cominciato.

Un percorso, quello di cammina, Molise! lungo quasi 30 anni che grazie alla passione di chi ci ha creduto fin dall’inizio e alla volontà di fare i sacrifici ha prodotto dei risultati.

“Quando siamo partiti noi 27 anni fa, molti articoli scritti anche sui nostri giornali e giornali locali parlavano di pazzia vera e propria e questa pazzia si è poi concretizzata negli anni come un esempio che è stato preso da tanti ormai in Molise. Il cammino è diventato una realtà e noi possiamo ben dirlo siamo stati dei precursori e di questo siamo orgogliosi e felici. Ci dispiace solo che questa regione, vocata ad un turismo lento e mitigato, non riesca a decollare sotto questo punto di vista perché non c’è un piano di sviluppo concreto e legato a queste risorse che sono le risorse tipiche delle aree interne appenniniche”.

Il Molise infatti ha tutto ciò di cui c’è bisogno per sviluppare un turismo lento e mitigato e diventare Terra di Cammini. Un paesaggio magnifico, piccoli paesi che se vengono recuperati in tempo possono essere un vero patrimonio e che sono l’essenza di questa regione, una bioagricoltura che si può sviluppare, tradizioni da tramandare e un patrimonio storico, archeologico e culturale. Ma per dare valore a tutto questo la passione non basta e c’è bisogno dell’intervento delle istituzioni.

“Fin quando le istituzioni non intervengono seriamente con delle leggi adeguate, con un piano di sviluppo si rischia che tutto questo patrimonio venga disperso e la cosa peggiore è che i giovani, che dovrebbero raccogliere la nostra testimonianza e portarla avanti, non vengono spronati perché non vengono incentivati in nessun modo e perché non sanno cosa dovranno fare in futuro”.

E la passione, che può essere un incentivo per fare, non basta e per capirlo basta guardare alle regioni limitrofe come per esempio la Basilicata o il Lazio dove hanno fatto una legge per far diventare il Lazio terra di cammini, una cosa che cammina, Molise! sta proponendo da anni.

“Quello che bisogna fare è pensare a un turismo sostenibile, pensare a un turismo mitigato, lento e a misura d’uomo che è quello che noi possiamo ancora produrre e che è alternativo e che fa riferimento a quello che c’è. Noi da tantissimi anni stiamo dimostrando che la cosa è possibile”.

E tutto quello che negli anni si è legato a cammina, Molise! lo dimostra. La manifestazione infatti, nel corso del tempo, è diventata un punto di riferimento non solo a livello regionale ma anche nazionale fino ad arrivare oltreoceano con cammina, Molise! in Argentina.

Cammina, Molise! è stata coinvolta come partner per la Fiera dei cammini che dovrebbe durare quattro giorni e che sarà riproposta ogni anno in posti diversi del Molise.

Ci sarà poi un Festival dei cammini che dovrebbe raggruppare quattro regioni, Umbria, Marche, Molise e Abruzzo e ogni anno ci dovrebbero essere cammini diversi che si trasformano in festival. Inoltre il prossimo anno, in occasione della 28esima edizione di cammina, Molise!, la manifestazione si svolgerà nel Parco Nazionale di Abruzzo Lazio e Molise per celebrare i 100 anni del Parco. Mentre il prossimo 18 agosto in occasione del 100esimo anniversario del cambio del nome da Caccavone a Poggio Sannita, la manifestazione per un giorno si sposterà nel territorio di Poggio Sannita.

Nel tempo dunque la manifestazione ha creato un seguito che ha coinvolto e continua a coinvolgere diverse realtà come quella del Convitto Mario Pagano di Campobasso dove la Rettrice Rossella Gianfagna ha pensato di organizzare cammina, Molise! Convitto.

“L’idea è nata da un aneddoto raccontato da Giovanni Germano che quando aveva 11 anni ed era in convitto per studiare, non ci voleva stare ed è fuggito per ben due volte tornando a casa a piedi. Da lì l’idea di riproporre quel cammino al contrario. I convittori che vengono dai paesi della regione e anche da regioni limitrofe oggi non sempre vogliono tornare a casa e così potremmo arrivare a piedi verso uno dei paesi di origine dei ragazzi dando anche un segnale che è quello di educare i giovani al turismo lento, al sacrificio e avvicinarli anche alla natura e all’ambiente”.

Un’idea che dovrebbe partire da settembre quando si tornerà a scuola ed è questo un modo per cominciare l’anno scolastico e per aiutare anche i nuovi convittori a conoscersi e a fare gruppo e stare insieme.

Cammina, Molise! è anche un racconto di esperienze che in questi anni i tanti marciatori hanno vissuto e che saranno raccolte in un volume sull’esperienza delle 25 edizioni di cammina, Molise!

E’ un racconto corale, di riflessioni e anche di spunti di critica. Un confronto che parte dal 1995 e arriva fino al 2019. Il volume racconta il percorso di questa manifestazione, cosa è cambiato e cosa no.

Quello che cammina, Molise! in questi anni ha insegnato è una cosa semplice, ma significativa. I marciatori dal 1995 hanno toccato con le mani e con i piedi ogni angolo del Molise, che se ben sviluppato potrebbe portare a una rinascita del territorio. I giovani se spronati e incentivati a rimanere potrebbero riappropriarsi della cultura, delle tradizioni, dei mestieri praticati dalle generazioni che li hanno preceduti. Con una visione più ampia, con delle leggi cucite al territorio, il Molise potrebbe diventare Terra di Cammini. E’ possibile. Basta crederci tutti insieme così come ci hanno creduto nel 1995 quei “pazzi” che da Roma arrivarono a Duronia a piedi in quella che fu la prima edizione di questa avventura.

Cammina, Molise! 2021 – il programma