Era lo scorso 19 marzo quando si ipotizzava una soluzione per il Museo dei Costumi – MUSEC –. Intorno a un tavolo, infatti, a cui avevano partecipato l’assessore regionale al Turismo, Vincenzo Cotugno, i rappresentanti del Ministero dei Beni culturali e lo stesso direttore del Museo, Antonio Scasserra, si era discusso di soluzioni. Unanime sembrava l’intenzione di non chiudere definitivamente le porte del Museo dei Costumi. Lasciando alle spalle le polemiche che si erano susseguite nel corso dei mesi e che hanno visto un contenzioso da parte di Scasserra nei confronti della Provincia di Isernia. L’assessore Cotugno dichiarava di lasciare all’Ente di via Berta “il tempo necessario per risolvere le questioni in corso con il curatore del Museo, dopodiché – aggiungeva – prevalga in tutti la volontà della permanenza del MUSEC in Molise e nella città di Isernia, quale presidio prestigioso per il turismo e la promozione delle tradizioni regionali”. Da parte del Presidente della Provincia di Isernia, Alfredo Ricci, era stata confermata la disponibilità della sede storica. Il primo cittadino di Isernia, Giacomo d’Apollonio, garantiva che da parte dell’amministrazione isernina ci sarebbe stato tutto il supporto per la riapertura del Museo. Scenari che si intravedevano positivi quando, ieri, Antonio Scasserra ha dichiarato la chiusura definitiva.

La storia – Il Musec nasceva nel 2016 presso il palazzo della provincia di Isernia per ospitare e rendere fruibile al pubblico la prestigiosa collezione Scasserra, considerata una tra le più importanti raccolte etnografiche d’Italia per numero e qualità dei manufatti. La convenzione tra l’Ente e il privato, a scadenza annuale, veniva riconfermata ad anni alterni. Dal 2019 la Provincia di Isernia, a seguito della Riforma Delrio, ha perso le competenze in materia di turismo e cultura che sono passate alla Regione Molise. Ciò ha causato uno stallo della normale attività del Museo. Ciononostante il dott. Antonio Scasserra, proprietario della collezione nonché direttore scientifico del Musec ha continuato ininterrottamente a garantire la sua opera professionale alla provincia di Isernia che ne ha mantenuto senza titolo anche la disponibilità della collezione.

Le parole di Scasserra – In vista di una mancata risoluzione del problema, in qualità di legittimo proprietario tramite lo studio legale dell’avvocato Arturo Messere di Campobasso ho ottenuto dal Tribunale di Isernia un decreto ingiuntivo che condanna la Provincia di Isernia alla restituzione dei beni. Invano i tentativi del Ministero per i beni culturali e la Soprintendenza che sono entrati nella questione per mediare e dare il loro supporto per la migliore soluzione della questione. In ultimo la Provincia di Isernia ha avanzato una proposta inaccettabile per una collezione di tale valore non solo culturale ma anche economico che ha portato alla maggiore convinzione di smantellare il museo, operazione che avverrà nei prossimi giorni. Nel frattempo da diversi comuni del Molise, ma anche da parte di enti italiani ed esteri, sono giunte manifestazioni di interesse ad acquisire la prestigiosa collezione. Dopo il ritiro valuterò con la massima attenzione le varie proposte e soprattutto l’intenzione della Regione a mantenere il museo in Molise o meno. Intanto, alla notizia data si assiste ad una forte manifestazione di sdegno e di dissenso da parte dei molisani e non solo che si vedono privati di un grande tesoro. Mentre altrove si riapre in Molise si chiude.