“La Commissione Tecnico Scientifica (CTS) di Aifa ha approvato l’estensione di indicazione di utilizzo del vaccino Spikevax (Moderna) per la fascia di età tra i 12 e i 17 anni, accogliendo pienamente il parere espresso dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA)”. Con queste parole l’Agenzia Italiana del Farmaco ha confermato, in una nota, il via libera alla somministrazione del vaccino anti-Covid, prodotto e sviluppato da Moderna, anche per gli adolescenti. Secondo gli esperti, infatti, “i dati disponibili dimostrano l’efficacia e la sicurezza del vaccino anche per i soggetti compresi in questa fascia di età”. Il comitato per i medicinali ad uso umano (Chmp) dell’European Medicines Agency ne aveva raccomandato l’estensione per l’uso, proprio in questa stessa fascia d’età, lo scorso 23 luglio.

Proprio l’Ema, per testare gli effetti legati al vaccino Spikevax, aveva condotto uno studio in cui sono stati coinvolti 3.732 ragazzi, di età compresa proprio tra 12 e 17 anni. L’esito della sperimentazione aveva sottolineato come il farmaco abbia prodotto “una risposta anticorpale comparabile a quella osservata nei giovani adulti di età compresa tra 18 e 25 anni”, si leggeva in un comunicato ufficiale. Tra gli effetti indesiderati più comuni evidenziati negli adolescenti, simili a quelli riscontrati nelle persone di età pari o superiore a 18 anni, sono stati rilevati dolore e gonfiore nell’area dell’iniezione, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari e articolari, linfonodi ingrossati, brividi, nausea, vomito e febbre.