di Miriam Iacovantuono

Cosa rende speciale una regione? Cosa la identifica? Quali sono gli elementi che compongono quell’insieme che rappresenta l’essenza di un territorio?

Sono queste le domande che si sono posti Paolo Pasquale Travel Blogger, Alessia Mendozzi storyteller e Marzia Lamelza grafica e illustratrice, che hanno poi dato vita al progetto Identità Molisana.

Lo scopo è quello di voler riassumere un’identità territoriale che non è sempre semplice da raccontare, perché come spiegano bene è fatta di tanti elementi tangibili e intangibili che – nel corso della storia – si mescolano, si integrano, si rielaborano.

Hanno deciso così di portare queste identità, queste emozioni in giro per il Molise attraverso le illustrazioni realizzate da Marzia e corredate dai testi venuti fuori dalla penna di Alessia. Hanno voluto raccogliere l’essenza dell’identità territoriale molisana fatta di luoghi e tradizioni, ma anche di modi di vivere, di sentire, di pensare.

“La cosa è nata in maniera semplice, ma con la volontà di fare qualcosa di diverso e che andasse al di là delle solite frasi sul Molise e ai paragoni che si fanno tra un luogo di questo territorio con altri di altre regioni, perchè secondo noi l’identità non è solo il luogo fisico, ma è fatta di tanti elementi come i dialetti, le tradizioni, la cultura e soprattutto le persone. Non è poi una cosa fissa, ma si evolve così come anche le stesse tradizioni che nel tempo cambiano, si evolvono perchè cambia anche la sensibilità, ma quello che rimane in comune sono le emozioni, i ricordi di un determinato luogo, di un piatto tipico, delle persone e dell’accoglienza. Abbiamo così deciso di fare queste illustrazioni che sono molto particolari, colorate, estrose”.

Si racconta, dunque, l’attaccamento al territorio e il collegamento tra passato e futuro.

Marzia ha iniziato a illustrare a modo suo e Alessia ha iniziato a raccontare le emozioni del gruppo e così da lì è venuta fuori l’idea di fare la mostra e quindi stampare queste illustrazioni e portarle in giro per i paesi del Molise.

“Ci è piaciuta l’idea di mostra itinerante in modo che camminando lungo le strade di un paese si potesse vederla e imbattersi in queste immagini e testi che raccontano altri posti e tradizioni del Molise”.

Le illustrazioni sono 13 e richiamano San Basso, i Misteri di Campobasso, il Guerriero Sannita di Pietrabbondante, ma anche i paesi di Miranda e Bagnoli del Trigno, come anche la n’docciata di Agnone.

“Quello che abbiamo cercato di evitare è di parlare della festa in sè, ma dare un altro punto di vista, di raccontare una emozione davanti a una manifestazione o a un luogo. A Bagnoli del Trigno per esempio è stata associata un’emozione, quella di vedere questi paesi del Molise che sembrano sempre che stiano per crollare, ma hanno nel loro posizionamento la resistenza e magari fanno da specchio a chi si sente fragile. Di Rotello invece è stato rappresentato un arco interpretato come elemento di passaggio tra passato e futuro e quindi l’identità che parte da un punto ma si evolve e cambia”.

Nelle illustrazioni vengono evidenziati dei dettagli particolari e poi si è giocato molto sui colori, dando l’idea di qualcosa di bello, di vivo.

Una mostra itinerante che per il periodo estivo sarà allestita all’aperto e toccherà diversi paesi del Molise. La prima tappa è stata il 26 luglio a Castelpizzuto, per poi spostarsi il 27 luglio a Rotello, il 7 e il 21 agosto sarà allestita ad Agnone, il 4 settembre a San Giacomo degli Schiavoni in occasione del Festival Res.e.T. (Resistenze e Territori) e poi la speranza è che altri paesi si facciano avanti per ospitare l’esposizione.

E’ bella l’idea anche di vivere un luogo del paese, le strade, una piazza e così anche valorizzare il borgo camminando.

La cosa bella di questo progetto è anche quello di intessere una rete con le associazioni locali, con le Proloco e con chi ha voglia di fare.

“E’ una cosa fatta per affetto nei confronti del Molise, ma che vuole portare a far scoprire cose nuove. Ci sono anche tanti molisani che non conoscono il Molise. La cosa più bella è poi la semplicità dell’accoglienza che avviene quasi in maniera spontanea e che è molto identitaria e preziosa. E’ bello anche poi percepire la gioia di chi è del posto e apprezza quello che viene fatto”.

Paolo, Alessia e Marzia, infatti sono molisani e legati al Molise con la volontà di parlare del Molise non a “mò di sfottò”, ma con lo scopo di valorizzare queste terra. E’ necessario che questa regione venga valorizzata, ci sono tante cose che vanno valorizzate e nel loro piccolo, attraverso le loro professionalità cercano di farlo.

Il messaggio che si può leggere in questo progetto è anche quello di ritrovare l’identità sia come molisani, sia come persone di una comunità. Soprattutto in questo periodo di isolamento è venuto fuori un individualismo e una tensione sociale e per questo ritrovare lo spirito di una comunità è fondamentale. E’ necessaria poi anche la condivisione, importante soprattutto per tessere una rete che vada al di là del campanilismo.

Si riscopre il paese perchè si percorre, ma allo stesso tempo si crea un legame con quel luogo e in quel determinato momento, anche con i posti, le tradizioni e altri posti raccontati nelle illustrazioni che vengono esposte, perchè

“il Molise è di chi lo ama”.