Non convince tutti, ma in pochi si sottraggono. Il Green pass, il certificato vaccinale che dal 6 agosto sarà obbligatorio esibire per entrare, tra l’altro, in ristoranti e bar al chiuso, divide l’opinione pubblica italiana. Ma in pochi rinunciano: il 47% degli italiani già si è procurato il Green pass, mentre il 20% segnala di aver iniziato l’iter per ottenerlo. Rimane, però, un 21% che resiste all’idea dell’obbligo di certificato vaccinale e dichiara di non volerlo ottenere. È quanto emerge da un sondaggio condotto da Swg per Confesercenti su un doppio campione di consumatori e imprenditori della ristorazione, del servizio bar e delle altre attività di ristorazione, interpellati tra il 28 luglio e il 2 agosto 2021.

L’introduzione dell’obbligo ha spaccato a metà in particolare gli imprenditori di bar e ristoranti: tra questi, infatti, la percentuale di favorevoli al Green pass per i clienti è ferma al 53%. Spaccati anche sull’organizzazione pratica dell’obbligo: il 46% dei consumatori ritiene che non sia corretto affibbiare l’onere del controllo del Green pass ai ristoratori, quota che – non sorprendentemente – sale al 54% tra i ristoratori stessi.

A rafforzare il rifiuto delle imprese, lo spettro di doversi assumere responsabilità eccessive: ogni errore potrebbe avere conseguenze salate, con sanzioni onerose che arrivano fino alla chiusura del locale. Per questo, il 60% delle attività chiede che anche in Italia, come in Francia, si preveda un periodo ‘cuscinetto’ senza sanzioni per accompagnare almeno la fase iniziale dell’avvio dell’obbligo.