di E.S.

Michele Mariano è l’unico specialista non obiettore di tutto il Molise, in servizio come dirigente del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Antonio Cardarelli di Campobasso. Un reparto d’eccellenza, dicono tutti. Una trincea, per lui. “Niente ferie, niente riposi. Estate e inverno. Ogni giorno”. D’altra parte, se manca lui, in tutto il Molise non si può applicare la legge 194, quella sull’interruzione di gravidanza. Così scriveva Il Manifesto lo scorso 16 luglio.

Addirittura la paladina delle donne, Michela Murgia, è incappata nella fake news scrivendo che

“È tutto vero: è effettivamente in corso una dittatura sanitaria. Purtroppo però non è quella contro cui strillano i No Vax che si oppongono al Green Pass negli irresponsabili assembramenti di piazza dei giorni scorsi. La vera dittatura sanitaria viaggia sotto il nome di obiezione di coscienza […]. Questa dittatura sanitaria ha conseguenze drammaticamente rilevanti sulla vita e sulla salute delle donne, perché le costringe a cercare strade alternative, più costose nei casi fortunati o meno sicure in tutti gli altri, per ottenere quello che in teoria sarebbe codificato come servizio essenziale del sistema sanitario nazionale, quindi garantito. Il caso dell’ultimo medico non abortista del Molise che non può andare in pensione perché nessuno si è presentato per sostituirlo mostra con chiarezza il cortocircuito normativo in cui siamo costrette a vivere in Italia”.

A supporto di Giovanna Gerardi scende in campo la Commissione Pari Opportunità OMCeO.

“Tante, forse troppe, volte ci chiediamo‌ come sarebbe il mondo se nei ruoli chiave della politica, delle istituzioni, della società civile ci fossero più donne. No, non è l’ennesima rivendicazione, pur legittima, di pari opportunità. È l’amara constatazione che, pur essendo noi un paese democratico, le donne vivano una emarginazione in termini di cariche, carriere (dunque retribuzioni) e coinvolgimento anche negli ambiti prevalentemente pertinenti la donna; in questo indiscutibilmente anacronistici nella maggior parte del mondo occidentale. Quale Commissione Pari Opportunità dell’OMCeO di Campobasso, pur non entrando nel merito di aspetti burocratici e amministrativi della ASReM, vogliamo manifestare la nostra perplessità e preoccupazione per le notizie, quantomeno confusionarie, che riguardano l’Unità regionale di ginecologia sociale, relativo alle IVG ex art. 194/78. Il fatto che si sia scatenata una polemica a mezzo stampa sulla chiusura del servizio per mancanza di medici, laddove la collega Giovanna Gerardi operi ex legge 194/78 da oltre vent’anni, fa chiedere a questa Commissione quanto tutto ciò giovi alle donne molisane e, quanto sia doppiamente discriminatorio per la Dr.ssa Gerardi in quanto professionista e donna”.