“Sì a entrambe le domande”. È stata questa la risposta di Mario Draghi a chi gli ha chiesto se si arriverà all’obbligo vaccinale e se, Ema e Aifa permettendo, ci sarà la terza dose del vaccino anti-Covid. Terza dose – “da fine settembre e partendo dai più fragili” – confermata anche dal ministro Roberto Speranza. Il presidente del Consiglio, inoltre, ha ribadito che l’orientamento è quello di estendere l’uso del green pass. Il premier ha così parlato in conferenza stampa, dopo la pausa estiva, nella Sala Polifunzionale di Palazzo Chigi.

Vaccini, scuola, trasporti e green pass, i temi che ha toccato, anche in vista del ritorno in classe in presenza degli studenti il 13 settembre nella gran parte delle regioni italiane. Spazio anche all’agenda del governo per la ripresa economica e alla crisi afghana. “Qualcosa andrà sicuramente storto, ma ce l’abbiamo messa tutta”, ha detto Draghi con una battuta.

Riguardo alla certificazione verde, Draghi ha ribadito: “Il ministro Speranza e io ne stiamo discutendo: l’orientamento” è che l’uso del green pass “verrà esteso”. Dovremo “decidere esattamente quali sono i settori e quali passi, faremo una cabina di regia come ha chiesto il senatore Salvini, ma la direzione è quella” di estenderlo, ha spiegato.

Sulla campagna vaccinale Draghi afferma che “procede spedita” e che è “fiducioso” che verrà raggiunto l’obiettivo dell’80 per cento di popolazione vaccinata entro fine settembre.

Riguardo all’anno scolastico che sta per ricominciare, Draghi ha spiegato: “La scuola in presenza è sempre stata una priorità”. E ha sottolineato: “La campagna vaccinale è stata abbracciata con grande entusiasmo dai giovani, l’adesione massiccia dei giovani e la copertura estesa a livello nazionale ci permette di affrontare con una certa tranquillità e con minore incertezza dell’anno scorso l’apertura delle scuole”.

“Sull’Afghanistan – ha aggiunto – ci sono moltissime riflessioni da fare per tirare le coordinate del futuro. Oggi è soprattutto sul futuro immediato che dobbiamo impegnarci al massimo per aiutare gli afghani. Ringrazio tutte le forze militari e tutto il comparto difesa degli Esteri per la straordinaria opera di evacuazione che hanno fatto” e che conta “ad oggi 5mila soggetti in via di ricollocazione in Italia”. Rispondendo a un’altra domanda sull’Afghanistan, ha detto: “L’Ue indubbiamente è stata abbastanza assente, su certi piani, perché non organizzata. C’è molto da fare. La fuga e il salvataggio degli afghani ha ancora una volta dimostrato la povertà dell’Ue per quanto riguardo la gestione delle migrazioni”.