Green pass obbligatorio in Italia, un passo avanti e uno indietro. E all’accelerazione che sembrava prendere forma si sostituisce a un procedere per gradi, step by step. Oggi, salvo improvvise accelerazioni, il governo ‘allargherà’ il passaporto anti-Covid ai soli dipendenti di mense scolastiche e al personale delle pulizie impiegato nelle scuole. Per un ritorno sui banchi in sicurezza, quando, lunedì prossimo, finalmente torneranno a suonare le campanelle e i ragazzi occuperanno nuovamente i banchi, rimasti a lungo vuoti causa pandemia.

È la Lega a soffiare sul fuoco votando degli emendamenti di Fdi che ne limitano la portata. Il provvedimento non rischia, perché i 37 voti di Fdi sommati a quelli della Lega certo non mettono in difficoltà la maggioranza. Ma restituiscono il quadro di una fronte spaccato. Matteo Salvini assicura di aver agito alla luce del sole. E annuncia che il dl non verrà esteso a pubblico e privato. “Ho parlato con il presidente Draghi non risulta nessuna estensione di green pass a tutti i lavoratori del pubblico e del privato, a differenza di quello che ho letto su qualche giornale e quindi questo mi conforta”. Non solo. Per il leader della Lega non si arriverà alla discussione dell’obbligo vaccinale. Al contrario del ministro Roberto Speranza, che non lo esclude, sempre che i dati lo rendano necessario.

Sulla questione Enrico Letta che il leader M5S, Giuseppe Conte, chiedono chiarezza. “Invito, senza polemiche, la Lega, che si è assunta una responsabilità” sostenendo il governo Draghi, “a essere conseguente e chiarire la propria posizione” sul green pass, dichiara l’ex premier Conte.