Un Superbonus per la ristrutturazione e la riqualificazione delle strutture turistiche, sfruttando i fondi del Pnrr. Il ministero del Turismo e quello della Transizione ecologica sono al lavoro su una misura pluriennale “per consentire agli operatori turistici di organizzare al meglio il rilancio delle loro strutture”, ha fatto sapere il ministro del Turismo Massimo Garavaglia.
La misura è stata annunciata da Garavaglia e dalla sottosegretaria alla Transizione ecologica Vannia Gava. Il nuovo contributo sarà finalizzato soprattutto all’efficientamento energetico degli edifici e comprenderà la possibilità di sfruttare i fondi del Pnrr per “misure diverse e di diverso tipo”, spiega Garavaglia, mettendo a disposizione 1,9 miliardi di euro.
L’intervento si strutturerà in parte come credito di imposta e in parte come contributi fondo perduto. I proprietari di strutture turistiche potranno scegliere di rinnovarle con una delle due misure.
Alcuni dettagli su come verrà strutturato l’intervento sono già stati illustrati dal ministro del Turismo. “Il credito di imposta – ha detto Garavaglia – sarà cedibile come il Superbonus 110%”, mentre per quanto riguarda il contributo a fondo perduto è stato annunciato che sarà riconosciuto nella misura massima di 200mila euro, riporta Italia Oggi.
L’importo massimo dei contributi verrà erogato a conclusione dei lavori di intervento, in un’unica soluzione. Per l’imprenditoria femminile sarà possibile aumentare il finanziamento del 10%.
Secondo le indiscrezioni fornite da Italia Oggi, le spese ammissibili comprenderanno anche interventi di riqualificazione antisismica ed eliminazione delle barriere architettoniche. Saranno predisposte misure specifiche per la realizzazione di piscine termali.
Gli aiuti sono pensati anche in favore dichi ha già un indebitamento in corso. Garavaglia ha spiegato che, date le difficoltà economiche di molti imprenditori, nell’ambito del fondo di garanzia esistente dal 1996, “è stata istituita una sezione dedicata al turismo con cui si dà la possibilità di ristrutturare l’indebitamento con garanzia statale e anche di allungarlo negli anni anche per importi di un certo peso”.