Basta quote rosa perché sono diventate “una minorazione delle capacità femminili”: ad affermarlo è la professoressa Eva Cantarella, ordinaria di Diritto romano e greco e scrittrice, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano. “Siamo nella condizione di dire basta alle quote rosa, a questa formula che invece di liberare le donne statuisce, oltre ogni intenzione, una condizione di statica indispensabilità” ed “essere indispensabili per forza di legge è la negazione della forza e del potere della condizione femminile oggi in Italia”.

Le quote rosa, ha osservato, “sono divenute, per paradosso, una minorazione delle capacità femminili” mentre “siamo così forti che non abbiamo bisogno di tutor e magari pure maschi”. Un fenomeno che nelle prossime Amministrative si evince in modo ancora più marcato. Quante sono le candidate Sindaco? La risposta assume connotati negativi e così appare chiaro che le quote rosa siano un fenomeno mediatico, discriminanti e utili a riempire vuoti in occasione di giornate spot. L’identità della donna è indiscussa e all’uomo non resta che contrapporla con la biologia: la forza.