Oggi 13 settembre torna a scuola gran parte d’Italia. Test salivari, finestre aperte o impianti di areazione, mascherine, piattaforma per verificare i Green Pass: sono le misure per contrastare il rischio Covid nell’anno che vede gli studenti tornare in presenza al 100%. L’ultima novità è il certificato verde richiesto non solo a tutti coloro che operano nella scuola ma anche ai genitori degli alunni (che li accompagnano o li vanno a prendere all’uscita, entrando nell’istituto), una notizia che ha scatenato la rabbia e la protesta di molte famiglie.
Per quello che riguarda i test salivari, il piano prevede di monitorare almeno 55mila alunni di scuole pilota ogni 15 giorni. Un campione, dunque, di circa 110mila studenti al mese, rappresentativo della popolazione scolastica di riferimento che ammonta a un totale di circa 4 milioni 200mila bambini e ragazzi. Ad essere coinvolti, su base volontaria, studenti delle classi primarie e secondarie di primo grado, ossia di elementari e medie.
Per il ricambio dell’aria il Comitato tecnico scientifico ha stabilito che dovrà essere assicurato aprendo le finestre. Ma sono anche stati stanziati fondi che le scuole possono autonomamente decidere di investire nell’installazione di impianti di filtraggio e pulizia dell’aria.
Uno dei problemi sollevati dai dirigenti scolastici riguarda le quarantene nel caso di un positivo in classe. Lo scorso anno la quarantena era di 10 giorni, che diventavano 14 per poter avere l’esito del tampone dopo l’isolamento, ora la legge prevede che per i vaccinati il tempo di allontanamento dalla scuola scenda a 7 giorni. Ma i dirigenti scolastici mettono in guardia dalle difficoltà che sorgeranno in classi in cui una parte è vaccinata un’altra no, con periodi di quarantene diversi per i ragazzi.
Tra le misure sulle quali si è maggiormente lavorato per garantire il distanziamento, ci sono i trasporti locali: il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini ha assicurato che sono stati triplicati i finanziamenti.
Le mascherine, almeno per ora, andranno indossate e si potranno togliere solo in mensa, durante il pranzo, e in palestra, durante l’attività sportiva. Saranno fornite dalle scuole come lo scorso anno. La proposta del ministro Bianchi, contenuta nel decreto del 6 agosto di non indossare le mascherine in caso di studenti tutti vaccinati per ora è slittata. Servono comunque delle linee guida sulle quali si sta ragionando.