Oltre 100mila firme in meno di 24 ore. E la previsione di 200mila adesioni entro 48. È il risultato raggiunto dal referendum cannabis legale, la cui raccolta firme ha preso il via solo sabato 11 settembre. Lo scorso 7 settembre la richiesta è stata depositata presso la Corte di Cassazione da parte di un gruppo di esperti, giuristi e militanti, da sempre impegnati contro il proibizionismo, coordinati dalle Associazioni Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Società della Ragione e Antigone. Alla proposta hanno preso parte anche rappresentanti dei partiti +Europa, Possibile e Radicali italiani.

La raccolta delle firme si terrà solo online al sito referendumcannabis.it. La raccolta delle firme sarà una corsa contro il tempo visto che andrà completata in soli 20 giorni. La legge, infatti, consente che le firme a sostegno dei quesiti referendari siano raccolte nei primi nove mesi dell’anno, dall’1 gennaio al 30 settembre. Per questo i promotori si affidano alla tecnologia: sarà possibile sostenere la raccolta firme sul sito www.referendumcannabis.it grazie alla firma con identità digitale, una possibilità unica per la pratica della democrazia diretta per via telematica. I promotori si appellano al governo perché non vi siano discriminazioni circa la possibilità di consegna delle firme certificate entro il 30 ottobre, come per gli altri referendum presentati in Cassazione prima del 15 giugno.

Il quesito referendario vuole intervenire sia sul piano della rilevanza penale sia su quello delle sanzioni amministrative di una serie di condotte in materia di droghe, contenute nel Testo Unico in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope del 1990. In primo luogo mira a depenalizzare la condotta di coltivazione. Si propone anche di eliminare la pena detentiva per qualsiasi condotta illecita relativa alla cannabis, con eccezione dell’associazione finalizzata al traffico illecito. Infine il quesito propone di eliminare la sanzione della sospensione della patente di guida, che attualmente viene destinata a tutte le condotte finalizzate all’uso personale (compresa la sola detenzione).