Un impegno ufficiale per la “fame zero”, la sicurezza alimentare globale, il trasferimento tecnologico e la transizione ecologica. Il G20 Agricoltura del 17 e 18 settembre si è concluso con la sottoscrizione di una dichiarazione ad hoc, la “Carta della Sostenibilità di Firenze”.

“Abbiamo approvato un comunicato finale -ha detto il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli-. Dobbiamo essere in grado di mettere in campo politiche che invertano la rotta in modo definitivo. L’appuntamento successivo è in Indonesia tra un anno: se non facciamo niente nel mezzo, il pianeta non ci aspetta”.

Per i Ministri del G20 il cambiamento climatico, gli eventi meteorologici estremi, le malattie e i parassiti, nonché crisi mondiali come quella scatenata dal Covid, richiedono risposte coordinate ed efficaci. Tanto più che ancora un quarto della popolazione mondiale soffre di insicurezza alimentare. “L’obiettivo è quello di incrementare la multilateralità dei rapporti e la cooperazione tra Paesi”, ha spiegato Patuanelli, per condividere le conoscenze e aiutare a sviluppare le capacità di produzione più adatte alle esigenze locali, contribuendo alla resilienza e al recupero dell’agricoltura e delle comunità rurali. E poi la Carta “ha un grande focus sul trasferimento tecnologico, non in verticale ma in orizzontale” per permettere ai Paesi in via di sviluppo di avere accesso alla ricerca e alle innovazioni e fare un salto verso le nuove tecnologie, ha continuato il ministro, mentre sul piano ambientale “gli impegni concreti sono quelli di continuare a contribuire al percorso di transizione ecologica nel settore agroalimentare, con la complessità di adattare schemi su modelli produttivi che sono diversi l’uno dall’altro”.