Da oggi, sabato 9 ottobre, tutta Italia è in zona bianca. La Sicilia, l’unica regione che si trovava in zona gialla, vede migliorare i parametri sull’andamento della pandemia e passa nella fascia con meno restrizioni. Lo ha stabilito l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Ecco quali sono i territori con gli indici più vicini a quelli della zona gialla.
I PARAMETRI – Per il passaggio in zona gialla, una regione deve superare tutti e tre gli indicatori ritenuti critici: tasso di occupazione al 10% dei posti letto in terapia intensiva e del 15% di quelli nei reparti ordinari, insieme a un’incidenza di nuovi casi di infezione settimanali superiore a 50 ogni 100mila abitanti. Al momento, secondo dati Agenas aggiornati alla serata di venerdì 8 ottobre, nessuna regione supera la soglia di allerta delle percentuali di occupazione dei posti letto in ospedale.
LE REGIONI CON I DATI PIÙ ALTI – Entrambi i dati sulla percentuale di letti disponibili negli ospedali in Sicilia è al di sotto delle soglie d’allerta: 4% per le terapie intensive e 10% per i reparti ordinari. Tra il 4 e l’8 ottobre l’incidenza del contagio è stata di 30,83 casi ogni 100mila abitanti. La Sardegna registra l’8% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, avvicinandosi al limite del 10%. I reparti ordinari sono occupati al 6%. Ben al di sotto della soglia d’allarme l’incidenza: 13,59 casi ogni 100mila abitanti. Se in Calabria non preoccupano le terapie intensive (5%), sono invece i reparti ordinari ad avvicinarsi alla soglia critica per il passaggio in zona gialla, occupati al 12%. L’incidenza è ferma a 27,3 casi ogni 100mila abitanti.
LE REGIONI CON 0% NELLE TERAPIE INTENSIVE – Solo due territori hanno invece lo 0% di occupazione nelle terapie intensive. Si tratta di Basilicata (con i reparti ordinari all’8% e un’incidenza di 23,50 casi) e Valle d’Aosta -dove i dati sono relativi a giovedì 7 ottobre – che ha il 2% di posti letto occupati nei reparti ordinari e 33,76 casi ogni 100mila abitanti. Stabili o poco preoccupanti tutte le altre regioni. Il Molise ha il 3% di posti letto occupati nei reparti più critici e l’1% in tutti gli altri, mentre l’incidenza è di 8,98 casi.