Il Bonus verde scadrà il 31 dicembre 2021 e, almeno al momento, non sembra ci sia l’intenzione di rinnovarlo anche per il 2022: chi vuole usufruirne, quindi, deve fare in fretta.
Il Bonus verde è quell’incentivo che consiste, come spiega il sito dell’Agenzia delle Entrate, in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili e interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali. Sono inserite nell’agevolazione anche le spese di progettazione e manutenzione, nel caso in cui siano connesse all’esecuzione degli interventi sopra citati. Il Bonus verde è nato per risollevare il comparto floreale e vivaistico, colpito in maniera pesante dalla pandemia di Covid-19.
La detrazione si calcola su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo ed equivale al massimo a 1.800 euro (36% di 5.000) per immobile. Deve essere inserita nella prima dichiarazione dei redditi successiva al sostenimento della spesa e può essere fatta valere in 10 anni. Questo significa che la detrazione massima annuale è pari a 180 euro (180 euro x 10 anni = 1.800 euro in dieci anni). Potrà essere inserita già nella dichiarazione dei redditi del 2022. Il pagamento delle spese effettuate deve essere “tracciabile” e quindi effettuato ad esempio tramite bonifico bancario o postale e la fattura dei lavori e dell’acquisto dei materiali deve essere datata entro il 31 dicembre 2021.
In caso di lavori effettuati sul verde condominiale, ogni condominio riceverà dall’amministratore il conteggio della quota di detrazione fiscale a lui spettante che potrà dunque inserire come detrazione sulla propria dichiarazione dei redditi. La quota parte è calcolata in base ai millesimi di proprietà.
Non rientra nel bonus la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti (ad esempio potatura delle siepi o taglio dell’erba) non connessa a un intervento innovativo o modificativo nei termini sopra indicati. Non spetta neppure per i lavori in economia. Possono usufruire del bonus tutti i cittadini residenti in Italia che hanno un diritto reale sull’abitazione o pertinenza dell’abitazione in cui si vorranno effettuare i lavori di messa a verde. Non c’è vincolo di Isee, ossia non ci sono vincoli legati al reddito, ma chi la richiede deve essere un soggetto passivo ai fini fiscali dell’Irpef.