“Il governo si è già impegnato e continuerà a impegnarsi per garantire il congedo di paternità obbligatorio oltre i 10 giorni previsti: nel Family Act si prevede fino a tre mesi di congedo di paternità con un aumento graduale, ma l’importante è parificare la responsabilità maschile a quella femminile”. Così la ministra della Famiglia e le Pari opportunità in quota Italia Viva Elena Bonetti che si è anche detta orgogliosa dell’impegno preso da 30 amministratori delegati di grandi aziende italiane e internazionali in apertura del ‘Women’s Forum G20 Italy’, durante il quale è stato firmato il patto ‘Zero gender gap’.

“L’Italia ha messo al centro dell’attenzione il tema in tutto il G20. È un momento di grande opportunità e di grande responsabilità – ha dichiarato -. Il nostro governo è primariamente impegnato nel mettere al centro la parità di genere e nel mettere a terra gli obiettivi che nell’ambito della prima strategia nazionale per la parità di genere porteranno il nostro Paese a fare finalmente passi avanti verso il pieno raggiungimento degli obiettivi”.

Secondo la ministra è centrale “rimuovere il gap in entrata nel mondo del lavoro: oggi per un’azienda costa di più assumere una donna e questo costo va rimosso”, così “colmare il divario salariale è uno degli obiettivi della strategia nazionale della parità di genere: il nostro Paese è agli ultimi posti in Europa per figli che nascono e lavoro femminile. Noi vogliamo ribaltare questo schema e lo facciamo con il Family Act e con la strategia nazionale sulla parità di genere”. Nel Family Act, “che attende l’ultimo voto alla Camera e poi passerà al Senato”, conclude Bonetti, “è prevista la riforma complessiva dei congedi parentali. Ad oggi abbiamo 10 giorni obbligatori ma serve una riforma che porti a un aumento dei giorni ma anche all’aumento della condivisione e della flessibilità di utilizzo di questo strumento”.