Subito dopo l’approvazione del testo per la legge di bilancio da parte del Consiglio dei ministri, che ha stanziato 30 miliardi di euro nella manovra espansiva, di cui 12 per tagliare le tasse, il Parlamento si prepara ad accoglierla pensando già a dove intervenire per le modifiche.
Alcuni temi – dal rinnovo del Superbonus al Reddito di cittadinanza – hanno già sollevato polemiche. A partire dalla prossima settimana il provvedimento arriverà al Senato, da dove comincia l’esame quest’anno. Per le modifiche ci saranno almeno 500 milioni di euro a disposizione. In generale i partiti sono soddisfatti dalla presentazione del disegno di legge di bilancio 2022, che non punta solo a sostenere l’economia nel breve termine ma guarda al medio periodo, per traghettarla fuori dalle misure d’emergenza prese durante la pandemia e riportare una crescita più stabile e duratura.
Il Movimento 5 Stelle si intesta “i tre quarti della manovra”, come spiega il ministro delle Politiche agricole e capodelegazione M5s Stefano Patuanelli, portando come esempio le riforme diventate “strutturali”, dal Reddito di cittadinanza a Transizione 4.0 fino al Superbonus 110% su cui, avverte, il Parlamento può “ancora incidere”.
Ma resta lo scontento dei sindacati per la questione lavoro e pensioni. Sul fronte pensioni, la Uil attacca Quota 102 definendola “una presa in giro” perché consente l’uscita solo di 15mila persone. Il ministero del Lavoro e il ministero dell’Economia sono al lavoro per rivedere in senso più favorevole i criteri anagrafici per l’accesso a Opzione donna.
Per il rinnovo del bonus dell’edilizia più usato resta il limite delle villette unifamiliari. Fino al 30 giugno 2022 il bonus resterà anche per loro, dopo si potrà usufruire dell’agevolazione solo se il proprietario ha un’Isee inferiore a 25mila euro, se entro il 30 settembre 2020 ha già fatto una Cila (la comunicazione di inizio lavori asseverata) o le pratiche per demolizione con ricostruzione.
Anche sul Reddito di cittadinanza ci sono degli aspetti da chiarire. Già in Consiglio dei ministri era emersa la tensione tra M5s e centrodestra sulla misura di sussidio al reddito che, nonostante le critiche, verrà rifinanziata con diverse modifiche, soprattutto per incentivare l’occupazione e rafforzare i controlli.