Un assegno mensile fino a 175 euro, che scendono a 85 per i figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni: le domande per il nuovo assegno rivolto alle famiglie si raccoglieranno dal 1° gennaio 2022 e i pagamenti arriveranno a partire da marzo. Sono questi gli elementi essenziali dell’Assegno Unico universale per i figli contenuti nel decreto attuativo approvato dal Consiglio dei ministri di oggi 18 novembre. Il nuovo sostegno introduce maggiorazioni in base al numero, alla presenza di disabili, al reddito e al lavoro di entrambi i genitori e coprirà così – nelle intenzioni dell’esecutivo – parte delle spese affrontate dalle famiglie per i figli dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età.

Sono previste una serie di maggiorazioni in base al numero di figli e alla presenza di disabili. A partire dal terzo figlio è prevista una maggiorazione tra i 15 e gli 85 euro a figlio in base all’Isee, mentre i nuclei con “quattro figli o più” riceveranno un’ulteriore “maggiorazione forfettaria” da 100 euro al mese. Se entrambi i genitori lavorano avranno inoltre diritto a 30 euro in più, che si azzerano oltre i 40mila euro, mentre 20 euro in più andranno alle mamme under 21. In presenza di maggiorenni disabili e fino a 21 anni si prenderanno 50 euro al mese in più (che si sommano all’assegno standard) mentre oltre i 21 anni si continuerà a ricevere un assegno in base all’Isee, da 85 a 25 euro al mese.

L’Inps avrà 20 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del provvedimento per predisporre le nuove modalità per la domanda, che andrà inoltrata “per via telematica”, anche avvalendosi dell’aiuto dei patronati. L’assegno sarà riconosciuto dal mese successivo. Se effettuata entro giugno, la decorrenza sarà sempre da marzo (cioè verranno riconosciuti gli arretrati). I nuovi nati in corso di erogazione dell’assegno vanno comunicati entro 120 giorni, con apposita procedura. L’erogazione “avviene mediante accredito su Iban ovvero mediante bonifico domiciliato”.