A guardare oggi il quadro epidemiologico è possibile che qualche regione a Natale possa essere in zona gialla. Più complicato, ma non è escluso che possa verificarsi il passaggio in zona arancione o rossa per qualche area, tenendo anche conto del fatto che gli amministratori locali hanno facoltà di emettere ordinanze con maggiori restrizioni rispetto a quanto deciso a livello nazionale. Ciò potrebbe verificarsi in caso di focolai e in quel caso sarebbe un Natale molto più limitato.
Al momento sono liberi gli spostamenti all’interno del Paese, fermo restando l’obbligo di green pass per aerei, navi e treni. Per feste, cenoni e bar in zona bianca non ci sono limitazioni. Raccomandate comunque le mascherine anche in casa se ci sono molte persone. In zona gialla nessuna restrizione in casa, nei ristoranti al chiuso massimo 4 persone al tavolo, a meno che non si tratti di conviventi. In zona gialla le discoteche sono chiuse. In zona arancione o rossa le regole per le feste e i cenoni sono invece molto restrittive anche perché i bar e i ristoranti al chiuso non sono aperti al pubblico se non per l’asporto e domicilio.
In zona bianca, gialla e arancione si potrà dunque fare shopping anche se all’interno dei locali rimane l’obbligo di mascherina, di igienizzazione delle mani e di distanziamento. Nei luoghi chiusi gli ingressi potrebbero essere contingentati. Nei centri commerciali al chiuso in zona bianca è obbligatorio indossare la mascherina. In zona gialla scatta l’obbligo anche all’aperto.
La stagione sciistica riparte il 27 novembre con la riapertura degli impianti. Per accedere sia in zona bianca che in zona gialla è necessario il green pass. Il protocollo approvato dai gestori prevede anche una serie di regole. Il limite della capienza per le cabinovie è fissato all’80%, sulle seggiovie è al 100% Sempre obbligatorio indossare la mascherina. All’interno dell’area sciistica, dovranno essere creati dei percorsi che garantiscano il distanziamento. Impianti chiusi in zona arancione o rossa.