Nell’ultimo mese il 64,0% dei ricoveri in terapia intensiva e il 45,3% dei decessi sono avvenuti tra chi non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino contro il Covid. È questa l fotografia dell’Iss. Nel periodo che va dall’8 ottobre al 7 novembre di quest’anno, rileva l’Iss, nelle terapie intensive sono state ricoverate 424 persone non vaccinate su un totale di circa 8 milioni di non immunizzati in Italia, e 177 ricoverati vaccinati con il ciclo completo da meno di 6 mesi su 39 milioni di vaccinati con doppia dose. Insomma, il tasso di mortalità tra i non vaccinati è nove volte più alto.

Emerge anche un altro dato per quanto riguarda la vaccinazione: la protezione per chi ha fatto la doppia dose da più di sei mesi cala dal 95% all’82%. “Dopo 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale – afferma l’Iss – si osserva una forte diminuzione dell’efficacia vaccinale nel prevenire le diagnosi in corrispondenza di tutte le fasce di età”. Non solo adulti ora un quarto dei nuovi casi di Covid-19 in Italia riguarda gli under 20. “Nell’ultima settimana – si legge difatti nel Rapporto Iss – si conferma l’andamento osservato nella precedente, con il 25% dei casi diagnosticato nella popolazione di età al di sotto dei 20 anni. Il 49% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nella fascia d’età 6-11 anni”. Fascia d’età nella quale “si evidenzia, a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell’incidenza rispetto al resto della popolazione in età scolare, con un’impennata nelle ultime 2 settimane”. 

La quarta ondata del Covid, nel nostro Paese è soltanto all’inizio e se la situazione diventasse esplosiva qualcosa dovrà essere fatto. L’augurio, secondo gli esperti, è di non arrivare a restrizioni modello Austria, bensì di adottare “provvedimenti chirurgici, limitati a pochissime aree e a pochissime situazioni”.