L’idea del super green pass per “premiare i vaccinati” ed evitare chiusure generalizzate comincia a prendere forma. Il governo ha visto ieri le Regioni in un primo incontro interlocutorio, dove si è discusso del nuovo decreto Covid che verrà adottato in vista del Natale. I territori hanno chiesto di dare il via libera al provvedimento che prevede restrizioni per chi ha deciso di non sottoporsi al ciclo vaccinale. I temi sul tavolo sono tanti, dalla durata del green pass all’obbligo vaccinale per alcune categorie professionali.
Per quanto riguarda il super green pass, la discussione è incentrata su quando adottare la misura: alcune Regioni, sulla scia della crescente preoccupazione, avrebbero chiesto di farlo scattare già in zona bianca. Il super green pass sarà ottenibile solo da vaccinati contro il Covid o guariti e prevede restrizioni specifiche per chi non si è sottoposto al ciclo vaccinale. L’obiettivo è salvare il Natale e smuovere i 7,6 milioni di no vax, ma anche premiare i vaccinati evitando le chiusure per loro.
Chi non si vaccina non potrà sedersi al ristorante, andare al cinema, a teatro, allo stadio, in discoteca, a sciare, frequentare palestre e piscine. Sostanzialmente sarà escluso dalla vita sociale del Paese. Potrà ottenere una certificazione tramite tampone solo per andare a lavorare e per i servizi essenziali. Sembra prevalere l’ipotesi tra le Regioni di adottare la certificazione quando si passa in arancione, che prevede l’obbligo di chiusure e limitazioni. In quel caso ci sarebbero corsie preferenziali per i vaccinati che potrebbero continuare a frequentare i luoghi di socializzazione, contrariamente ai no vax.
Tutti i governatori hanno sottolineato la necessità di agire il prima possibile. L’urgenza è giustificata dalla preoccupazione per la risalita dei contagi che potrebbe condizionare non solo il Natale ormai alle porte ma anche la stagione del turismo invernale.