di Miriam Iacovantuono

Una fattoria, un’azienda agricola, un vigneto o un panificio, la campagna, i terreni coltivati o i frutteti sono lo scrigno prezioso dove si nasconde l’anima del progetto Molise Farm, che nasce da un’idea di Giuseppe Di Lalla di Casacalenda e Giulia De Felice di Rotello che hanno messo in rete, diversi produttori locali, i farmers, con i quali è possibile scoprire la più piccola regione del Sud Italia.

Tra una chiacchierata e l’altra intorno a una tavola imbandita e davanti a cose buone da mangiare e assaporando un buon vino è venuta fuori l’idea di creare un sito – https://molise.farm/ – che parlasse e raccontasse le storie di questi farmers, agricoltori locali della zona intorno a Casacalenda.

Un’idea che si ispira a un’esperienza che Giuseppe ha vissuto alle Canarie, a Lanzarote, dove oltre al mare ci sono altre esperienze da fare, come anche andare a visitare i vigneti dove poter trascorre del tempo, visitare le cantine, mangiare. Da qui l’idea di riproporre una cosa simile in Molise. Giuseppe spiega che in paesi come Casacalenda, Rotello, Acquaviva Collecroce, Castelmauro, Lupara e altri della zona, ci sono delle realtà che si possono raccontare, ma sono troppo spesso sconosciute.

“In questa zona del Molise oltre il mare c’è tanto altro. Ci sono tante eccellenze che devono essere conosciute”.

E così si vuole promuovere lo sviluppo del territorio, rivolgendosi a viaggiatori, turisti, curiosi pronti a scoprire posti nuovi e anche poco conosciuti. Si tratta di un vero e proprio percorso enogastronomico che
porta a visitare il territorio, dove poter trascorrere diversi giorni in questi contesti e scoprire i farmers, interagire con loro, vederli lavorare e acquistare i prodotti locali.

“Il motivo principale per il quale il viaggiatore deve venire in questi paesi dovrebbe essere quello di incontrare e conoscere il farmer. Se lo si va a trovare, lo si trova lì nel suo posto e si può vivere un’esperienza tra gli ulivi, i vigneti o in un campo di pomodori. La caratteristica di questo progetto è che si possono incontrare dei farmers reali, anche giovani, disponibili gentili, con cui passare una giornata, vedendoli lavorare”.

E così, già visitando il sito, il viaggiatore si trova a “contatto” con Giulia, Marilù, Vincenzo, Salvatore, Francesco, Giulio e Margarita, Luca e Paola, Pardo, Michele e Matteo, le loro aziende agricole, i loro prodotti e può decidere così di organizzare una vacanza per andarli a trovare. Attraverso una mappa si suggerisce un percorso – da fare in totale autonomia – che attraversa diversi paesi dell’entroterra molisano, dove ognuno dei farmers protagonisti ha la sua azienda e i suoi prodotti.

Inoltre sul sito sarà possibile acquistare una box contenente una selezione speciale di prodotti. Lo scopo è far conoscere i farmers che partecipano al progetto e rendere i loro prodotti accessibili a tutti, anche a chi
vive in città. Ci sono 49 box e ognuna è unica. In ogni box ci sarà una sorpresa diversa, un piccolo regalo
fatto dagli amici dei farmers (i Farmers’ friends).

Molise Farm, attraverso il sito, che è tutto in inglese, ha lo scopo di attrarre un alto numero di visitatori e quindi di viaggiatori e allo stesso tempo far conoscere i prodotti del territorio come il vino, l’olio, il formaggio, il pane, i pomodori, il miele e altro e soprattutto la loro autenticità e genuinità e tutto il lavoro
che c’è dietro. Un lavoro attraverso il quale si percepisce il rispetto e l’amore per la terra.

Un’esperienza unica che vede il viaggiatore, il turista, non solo a contatto con il farmer e i suoi prodotti, ma con tutto ciò che c’è intorno all’azienda, natura, animali, campi coltivati, attrezzi da lavoro. Un’esperienza attraverso la quale è possibile immergersi nella cultura gastronomica e nelle ricchezze naturali del territorio.

Presso alcuni farmers poi c’è anche la possibilità di soggiornare e anche degustare piatti che parlano della terra molisana, piatti della tradizione accompagnati da un po’ di inventiva. Nel tempo inoltre, oltre a coinvolgere le aziende di piccoli produttori locali, si vuole inserire nella rete anche famiglie che vivono in campagna disposte a pranzare con i turisti, i viaggiatori. In questo modo gli ospiti, oltre a gustare i prodotti locali e godere della loro genuinità, possono toccare con mano l’ospitalità e l’accoglienza che è una prerogativa del popolo molisano. Il progetto, che è sicuramente un’idea che mira alla promozione dei prodotti locali e con essi del territorio, è una vetrina per chi ha deciso di restare o tornare nel proprio paese di origine, facendo anche una scelta difficile come quella di rilevare l’azienda di famiglia o aprirne una nuova partendo da zero. Molise Farm, dunque, è un’idea che come molte altre si inserisce in un percorso virtuoso fatto di iniziative che possono aiutare il territorio a riemergere, a ritrovare la sua identità, in questo caso attraverso l’enogastronomia e incoraggiare persone a restare.