Può essere “plausibile” che, con la variante Omicron del virus Sars-Cov-2, l’Europa “si stia avviando alla fine della pandemia”. Lo ha riferito Hans Kluge, direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per l’Europa. Secondo lo scenario tracciato dall’esperto, infatti, Omicron, che potrebbe contagiare il 60% dei cittadini europei entro il mese marzo, ha cominciato una nuova fase della pandemia di Covid-19 nell’area continentale che potrebbe concludersi con la sua fine, portando dunque all’estinzione del virus.

Una possibile luce in fondo al tunnel, quindi, anche se per il momento il virus continua a correre con picchi di contagi in tutto il mondo. E non solamente nel nostro continente, con la Germania che ha toccato un’incidenza settimanale record di 772,7 casi su 100 mila abitanti, ma anche in altre aree come Russia e in tutta l’Asia, dalla Cina per arrivare alla Nuova Zelanda, dove si sono registrati ufficialmente 15.104 contagi e 52 decessi dall’inizio della pandemia. Anche nella vicina Australia si è verificato un picco di casi, con 88 decessi in un solo giorno. La diffusione della variante Omicron sta preoccupando anche le autorità sanitarie cinesi, soprattutto in vista degli imminenti giochi invernali: la Cina è pronta a chiudere, come accaduto nelle scorse settimane, intere città anche per pochi casi, oppure a monitorare, con tamponi a tappeto, intere province.