Stasera si riuniranno a Strasburgo i rappresentanti del Parlamento europeo e del Consiglio nel trilogo per arrivare all’approvazione finale della direttiva sul salario minimo proposta dalla Commissione europea nel 2020 e già approvata in prima lettura dall’Europarlamento e dal Consiglio.

È stata già calendarizzata una conferenza stampa per martedì mattina a Strasburgo in previsione dell’atteso accordo. La proposta del Parlamento europeo (approvata il 25 novembre 2021 con 443 voti a favore, 192 contro e 58 astensioni) mira a stabilire dei requisiti di base per garantire un reddito che permetta un livello di vita dignitoso per i lavoratori e le loro famiglie.

I deputati propongono due possibilità per raggiungere l’obbiettivo: un salario minimo legale (il livello salariale più basso consentito dalla legge) o la contrattazione collettiva fra i lavoratori e i loro datori di lavoro. Inoltre, il Parlamento vuole rafforzare ed estendere la copertura della contrattazione collettiva obbligando i Paesi Ue con meno dell’80% dei lavoratori coperti da questi accordi a prendere misure efficaci per promuovere questo strumento.

Il Consiglio aveva invece approvato la sua proposta di negoziazione il 6 dicembre scorso e punta in particolare sulla promozione della contrattazione collettiva. “Tendenzialmente, nei Paesi caratterizzati da un’elevata copertura della contrattazione collettiva la percentuale di lavoratori a basso salario è minore e le retribuzioni minime sono più elevate rispetto ai Paesi in cui tale copertura è più bassa. Per questo motivo i ministri hanno convenuto che i Paesi dovrebbero promuovere il rafforzamento della capacità delle parti sociali di partecipare alla contrattazione collettiva. Qualora la loro copertura della contrattazione collettiva sia inferiore al 70%, dovrebbero anche definire un piano d’azione per promuoverla”, affermano i ministri nella loro proposta.

Tuttavia, “al fine di promuovere l’adeguatezza dei salari minimi legali e garantire quindi condizioni di vita e di lavoro dignitose, gli Stati membri in cui sono previsti tali salari minimi legali hanno il compito di introdurre un quadro procedurale per fissarli e aggiornarli secondo una serie di criteri chiari e stabili”.

“I salari minimi legali – si legge – saranno aggiornati con regolarità e tempestività. Il loro importo può inoltre essere adeguato mediante meccanismi di indicizzazione automatica”. I ministri hanno inoltre convenuto una serie di misure per migliorare l’accesso effettivo alla tutela garantita dal salario minimo per i lavoratori che vi hanno diritto: controlli e ispezioni adeguati, informazioni facilmente accessibili sulla tutela garantita dal salario minimo, un richiamo alle norme vigenti in materia di appalti pubblici, il diritto di ricorso e sanzioni per i datori di lavoro inadempienti.