A dicembre scorso, collegato alla Manovra 2022, fu approvato anche l’ordine del giorno a mia firma contenente l’impegno al Governo di prendere in carico la situazione dei precari della sanità molisana e trovare soluzioni concrete. Il testo della legge approvato prevedeva uno stanziamento di 90 milioni di euro per incrementare le indennità degli operatori sanitari dell’emergenza-urgenza e stabilizzare il personale precario assunto durante la pandemia.

Facendo leva su queste risorse, impegnai il Governo a dare una risposta chiara a 90 tra operatori socio-assistenziali e infermieri impiegati all’ospedale Cardarelli di Campobasso nella fase più dura dell’emergenza pandemica; personale che, nonostante i requisiti temporali maturati, non è mai stato stabilizzato dall’Asrem.

Fu un odg costruito dopo aver ascoltato tanti di quei lavoratori. Tramite i colleghi al Senato presentai anche un emendamento per risolvere il problema e mettere in condizione questi stessi lavoratori, per lo più autonomi, di poter accedere alle procedure di selezione.

In pratica, come sanno bene coloro che hanno davvero seguito la vicenda, il problema era e resta il fatto che l’Asrem ha messo in piedi procedure di assunzione concepite e realizzate male. La norma in legge di Bilancio ha permesso di stabilizzare migliaia di lavoratori precari in tutta Italia e di questo sono orgoglioso, ma se in Molise come in Sicilia e altrove non è stato possibile applicarlo è solo per colpa di chi ha pensato quelle procedure a livello locale.

L’emendamento a mia firma avrebbe risolto questi problemi, ma non è passato perché è mancato il supporto del centrodestra in Parlamento e perché gli Uffici parlamentari e la Ragioneria hanno valutato il suo costo in 200 milioni di euro, ben oltre le possibilità emendative di un singolo parlamentare.