"Questa è una storia di uomini, di “macchine” e sudore, di forza e appartenenza. È il racconto di una città, della sua memoria e dei suoi protagonisti. Storie che esistono, che nascono e ri-nascono di volta in volta, nello stesso luogo, tra la stessa gente. Nessun protagonista, nessun eroe ma padri, figli, vite. E tra queste, le loro, i Figli di Ercole, volti di stanchezza e compiacenza, fierezza e solennità, vanto ed ebrezza dell’esserci, ancora una volta, o forse la prima"