La strada per la nomina del quinto assessore per il presidente della regione Donato Toma è ancora in salita. La visita di Matteo Salvini avrebbe dovuto sciogliere i dubbi sul quinto elemento della squadra di governo ma a quanto pare non ha sortito l’effetto sperato.

I consiglieri di maggioranza Romagnuolo, Calenda, Di Lucente, D’Egidio, Micone e Cefaratti hanno infatti espresso il loro no deciso alla nomina di un assessore esterno. Pare che in un primo momento anche Pallante fosse dello stesso avviso, ma poi ha fatto un passo indietro.

Di recente, si è svolto un dibattito/confronto politico all’interno della maggioranza in occasione dell’approvazione della legge dio Bilanci e di Stabilità, in cui si è anche deciso di abrogare la norma che prevedeva la sostituzione di un assessore (art. 15, legge reginale 20, 2017 – surroga). Inoltre, i rappresentanti dei su menzionati gruppi hanno definito i seguenti punti:

A seguito dell’abolizione della surroga da parte del presidente Toma, i consiglieri citati avevano richiesto il congelamento di tutte le posizioni fino al mese di ottobre, quando la maggioranza discuterà i ruoli di tutti i consiglieri per la seconda parte della legislatura.

Oltre a ciò, i consiglieri citati chiedono maggiore partecipazione e maggiore condivisione nelle scelte di governo pena, secondo quanto dichiarato, la “costituzione di un polo civico che pretenderà pari dignità dai tre partiti di governo in tutte le scelte e gli appuntamenti politici ed elettorali”.