HAYET Soc. Coop. Sociale ETS, nata nel 2018, già attiva sul territorio con progetti di inclusione socio-lavorativa di soggetti svantaggiati attraverso l’agricoltura sociale della “Fattoria Griot”, gestore del campus estivo “Nature Camp 2020” presso il comune di Bojano (CB), intraprende un nuovo percorso. Da oggi è infatti attiva la comunità educativa mamma-bambino “Casa Alexandra” (cod. regionale B10 codice CISIS M3C), situata a Campobasso. Tale progetto persegue quelli che sono i principi fondanti della nostra cooperativa come il supporto e sostegno ai soggetti più vulnerabili e confinati ai margini della società, superando la concezione assistenzialista e promuovendo percorsi di autonomia ed empowerment.

Cos’è la comunità educativa Casa Alexandra. La comunità educativa mamma-bambino Casa Alexandra nasce con lo scopo di aiutare donne vulnerabili, gestanti e/o madri di uno o più figli minori senza distinzione di razza, nazionalità o religione.
È nata per rispondere ad una esigenza rilevata sul territorio riguardo a donne che non trovano nella loro famiglia e nelle reti sociali un appoggio ed un sostegno per vivere serenamente, attraverso la concessione di uno spazio autonomo in cui le donne e i loro figli possano vivere protetti.

Le persone accolte, possono contare su relazioni familiari e comunitarie oltre che su un intreccio di professionalità che supportano le personali carenze e le aree di crescita nell’ambito della genitorialità. La comunità ha come fondamento la cura educativa, ovvero la cura degli ospiti in un’ottica non di pura assistenza ma in termini educativi. Una condizione essenziale per la cura educativa è l’ascolto per arrivare a comprendere come una donna nel presente, viva il suo passato e come si possa prospettare un futuro.

Si tratta di cogliere, all’interno di una relazione educativa il vissuto dell’altra persona e aiutarla a potersi immaginare e poi realizzare un futuro in un mondo nuovo non inquinato dal passato. Si tratta di offrire a queste madri sostegni non solo di tipo assistenziale ma di cura, aiutandole a trovare nuovi obiettivi esistenziali, nuovi metodi e strumenti, sui quali poter contare nel momento della dimissione dalla comunità.