di Antonio Di Monaco

L’estate degli italiani, tra spiagge piene, aperitivi affollati e cene di gruppo segna anche un graduale addio alle mascherine. Lo dicono i numeri degli acquisti in farmacia che in 100 giorni si sono più che dimezzati come dimostra il monitoraggio di Iqvia – provider globale di informazioni in ambito sanitario e farmaceutico – della spesa in farmacia. Ebbene, dall’inizio di gennaio, la curva degli acquisti delle mascherine ha fatto registrare un picco nella settimana tra il 6 e il 13 aprile, a circa un mese dall’inizio del lockdown, quando gli italiani hanno speso 5,5 milioni di euro in mascherine in una settimana. Da allora un calo continuo con il punto più basso verso il 20 giugno (1,7 milioni di euro) e una poi una leggera risalita con l’ultima settimana monitorata (quella fino al 20 luglio) che registra acquisti per 2,271 milioni euro, in pratica meno della metà di aprile. Un crollo ancora più verticale hanno fatto segnare gli igienizzanti: il picco il 9 marzo all’inizio del lockdown (4,536 milioni), mentre al 20 luglio c’è stato punto più basso (521mila euro).

Segnali, molto probabilmente, di un pericoloso abbassamento della guardia, proprio mentre in Italia stanno crescendo di nuovo i contagi, confermati anche dal crollo dell’acquisto di igienizzanti, per i quali oggi gli italiani spendono 10 volte di meno rispetto all’inizio dell’epidemia. Tuttavia, un certo rilassamento negli acquisti di questi dispositivi di “difesa” è comunque giustificato dopo i mesi più intensi dell’emergenza Covid anche perché ci saranno stati anche gli italiani che ne hanno fatto scorte. Ma resta comunque un fatto grave perché è una delle poche difese che abbiamo contro il virus.