Il Governo, sulla spinta del Partito Democratico e del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, trova l’accordo per rilanciare il lavoro nel Mezzogiorno. La misura, contenuta nel decreto agosto, prevederà il taglio del 30% del cuneo fiscale per 3,5 milioni di lavoratori delle imprese private. Grazie alle risorse del Recovery Fund al Sud sarà possibile tagliare il costo del lavoro e dare una mano alle imprese, anche quelle più piccole che maggiormente hanno risentito della crisi generata dalla pandemia. La Cig sarà, inoltre, rinnovata per altri 18 mesi, con l’impossibilità di licenziare fino al 17 novembre, mentre il rinvio delle tasse è stato prorogato al 15 ottobre. Ma la decontribuzione semestrale riguarderà anche le nuove assunzioni.
Così commenta con entusiasmo Micaela Fanelli un traguardo per l’Italia che getta un nuovo slancio per il Sud.
Si tratta di un provvedimento vantaggioso per tutto il comparto produttivo del Sud Italia che mira alla ripresa, allo sviluppo e a incentivare l’occupazione. Un’occasione decisamente significativa anche per il nostro Molise che potrà ora trarre slancio dalla decontribuzione. Il lavoro è l’elemento su cui ognuno ha diritto di fondare la propria vita. Senza lavoro non c’è futuro, non c’è emancipazione e nemmeno la possibilità che ognuno possa contribuire al benessere del proprio Paese. Spingere sulla decontribuzione delle imprese del Sud – conclude Fanelli – significa poter spostare per un attimo lo sguardo al fine di ristabilire equità tra i territori, equità tra i diritti dei cittadini. Quello per cui da tempo lottiamo.