Il Professor Rocco Oliveto – Presidente del corso di laurea triennale in Informatica e della magistrale in Sicurezza dei sistemi software – ha ricevuto il prestigioso Most Influential Paper (MIP) Award alla XXVIII edizione della IEEE/ACM International Conference on Program Comprehension (ICPC 2020), la conferenza di riferimento per la comunità scientifica che opera nell’ambito della comprensione dei sistemi software.

Nella comunità informatica ogni anno vengono organizzate delle conferenze tematiche. Nello specifico quella che ha coinvolto il lavoro del docente Unimol è una conferenza in cui si discute riguardo la qualità – non difettosità, sicurezza – dei sistemi software. Di anno in anno in queste conferenze i ricercatori di tutto il mondo portano gli ultimi risultati per discuterli insieme ad altri.

Ogni anno viene premiato il miglior contributo della conferenza – Best Paper Award. Da diversi anni però è stato introdotto un premio che ha un impatto diverso rispetto a quello del miglior contributo annuale. Viene dato un premio all’articolo che dopo 10 anni è risultato essere più influente per la comunità. Ossia quell’articolo da cui sono partiti diversi altri filoni di ricerca.

Ed è questo il premio ottenuto da Rocco Oliveto insieme al Prof. Denys Poshyvanyk e al Dr. Malcom Gethers del College of William & Mary e al Prof. Andrea De Lucia dell’Università degli Studi di Salerno.

L’articolo di riferimento è stato presentato in questa conferenza nel 2010 e quest’anno, a distanza di 10 anni, è stato valutato dalla comunità come quello che ha influenzato di più il settore.

È un premio che viene dato annualmente ma sulle attività di ricerca che sono state presentate 10 anni prima e che hanno fatto da apri fila a diversi filoni di ricerca.

I 10 articoli selezionati, poi sono stati sottoposti al giudizio del comitato della conferenza del 2020 che ha valutato questi articoli e ha selezionato quello che ha influenzato di più.

“È la prima volta che vinco un Most Influential Paper Award. È una grande soddisfazione – ha commentato Oliveto – perché in realtà è il primo articolo che ho scritto insieme a Denys Poshyvanyk, un collega del College of William & Mary ed è stato il primo di una lunga serie di articoli importanti che il gruppo Unimol e William & Mary ha portato avanti. Sono 10 anni che lavoriamo insieme e questo è stato il primo articolo e l’inizio di una collaborazione attiva e importante”.

E dietro c’è una storia particolare.

“Quest’articolo – ha raccontato il docente Unimol – lo mandammo come Full Paper che permette di avere a disposizione di 10 pagine. I revisori avevano giudicato l’articolo interessante ma ancora troppo immaturo e l’articolo fu ridotto a Short Paper, ridotto quindi a 4 pagine. Avremmo voluto ritirarlo e aggiustarlo, ma l’articolo fu lasciato. Ci rendevamo conto che era una cosa molto nuova e che qualcuno potesse considerarlo ancora poco maturo”.

Ma a distanza di 10 anni lo Short Paper ha avuto successo.

È stato infatti un articolo che ha ispirato e che ha fatto venire fuori una serie di limitazioni che c’erano fino ad allora, “ci ponevamo una serie di interrogativi che gli altri ancora non si erano posti”.

Quello ottenuto dal professor Oliveto è un riconoscimento molto importante anche per l’Unimol e per il corso di laurea in Informatica.

“Quello che posso sottolineare – ha commentato Oliveto – è ancora una volta la nostra visibilità internazionale. Quello che molto spesso viene dimenticato dai nostri studenti è che non dipende dal luogo in cui ti trovi per fare una ricerca di qualità. Dipende molto dalle connessioni relazionali e dalle collaborazioni. E noi come Università del Molise e come corso di laurea in Informatica abbiamo molte connessioni a livello internazionale e questo premio ne è la dimostrazione. Per l’università, – ha aggiunto – poi significa dimostrare che pur essendo in Molise, una regione che ha tutte le difficoltà che possiamo immaginare, comunque ha delle connessioni a livello importanti che danno delle opportunità sia per noi ricercatori ma anche per gli studenti”.