di Antonio Di Monaco

L’effetto che produce un’opera incompiuta è quello di una regione sfregiata. Una ferita che non si rimargina, anche a distanza di decenni. Il fattore economico, cioè la quantità di denaro pubblico speso per garantire appalti e subappalti, lavori e interessi è solo una goccia del sangue versato dalle terre martirizzate dalle incompiute. Quello che resta, dopo l’abbandono, è un Molise colpito, profanato. 

Oggi parte il cammino di OFF attraverso una sorta di catalogo mai finito delle incompiute, una lista che sconfina vertiginosamente nel territorio dell’assurdo: “La Valle Dell’Eden” – Viaggio nel Molise Incompiuto. E si partirà dalla metropolitana leggera, quella che ha tenuto banco per anni e dai risvolti troppo spesso ignoti.

Tre puntate – lunedì, mercoledì e venerdì – per raccontare l’assurdo. Partiamo. 

Sarà forse proprio il termine “metropolitana” che stona inevitabilmente con il contesto infrastrutturale di una regione come il Molise la quale, anche per caratteristiche orografiche, non è mai stata abituata a pensare in grande in questo senso. Per le leggi del marketing, infatti, il nome è una parte vincente del “marchio” e forse la definizione più appropriata per l’opera sarebbe stata “trenino leggero” invece che “metropolitana leggera” come poi è avvenuto, facendo storcere il naso a tanti che ne hanno messo in discussione l’efficacia, l’efficienza e l’economicità.

Il progetto, contrariamente al sentire comune che lo inquadra negli anni appena precedenti al 2016 in cui sono stati aperti i primi cantieri, affonda le radici ben prima, ossia al 2003, quando il contesto socio-economico è completamente diverso dall’attuale. Sono gli anni dell’esperienza del Patto Territoriale per l’Occupazione del Matese, uno dei dieci “Patti-pilota” scelti dalla Commissione Europea per studiare il metodo di approccio “bottom up” (dal basso, partendo dalle singole comunità) per lo sviluppo locale, che inizia nel maggio del 1997. Proprio nel 2003, il PTO del Matese e il Comune di Campobasso (il sindaco è Augusto Massa), nell’ambito del Programma Prusst “Città territorio”, affidano «uno studio preliminare di fattibilità» per la realizzazione di un sistema di mobilità leggera urbana ed extraurbana alla Proter S.r.l., della quale è socio l’architetto Paolo di Laura Frattura che ritroveremo più avanti in altra veste.

Nel 2004 il sistema di mobilità leggera viene inserito con delibera dalla giunta regionale allora in carica (presieduta da Michele Iorio) tra i progetti di rilievo strategico nel settore trasporti all’interno del Programma pluriennale di interventi per la ripresa produttiva. Il 29 novembre 2005, il presidente della Regione-commissario delegato, Iorio, con il decreto numero 699 dispone di approvare il bando di gara per la progettazione dell’opera. Il 26 luglio 2006, con decreto numero 156 dello stesso presidente della Regione-commissario delegato, Iorio, viene aggiudicata in via definitiva la gara per l’affidamento della progettazione preliminare e definitiva di un sistema di metropolitana leggera urbana ed extraurbana sulla tratta ferroviaria Matrice-Campobasso-Bojano all’associazione temporanea di imprese Proger S.p.A. di San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti (che differisce in una lettera nel nome e inrtnella ragione sociale dalla Proter S.r.l. di Campobasso citata in precedenza), Architecna Engineering Srl-Architecna associazione professionale. Il 19 settembre 2006 viene stipulato il relativo contratto-capitolato.

L’Ati presenta il progetto preliminare da sottoporre a verifica che si conclude nel marzo 2010 da parte del Responsabile unico del procedimento della Regione Molise. Intanto, il progetto, vagliato e approvato dagli enti interessati, da Rfi e Anas, risulta conforme alla normativa vigente e alle finalità del documento preliminare alla progettazione. Il 10 maggio dello stesso anno, con delibera 365, la giunta regionale, presieduta sempre da Iorio, approva la progettazione relativa al sistema di metropolitana leggera Matrice-Campobasso-Bojano, redatta dall’Associazione temporanea di imprese Proger spa, Architecna Engineering srl, Architecna associazione professionale. (continua)