Ad un mese esatto dall’inizio del nuovo anno scolastico, continuano a emergere criticità legate alla scuola. Nelle scorse settimane ha tenuto banco la questione che riguarda gli studenti di Lupara, costretti ad andare a scuola a Casacalenda con un pullman di linea o accompagnati dai genitori.

La protesta dei genitori degli studenti, che era iniziata qualche settimana fa proprio a Lupara, oggi si è spostata davanti alla sede del Consiglio regionale per chiedere alle istituzioni di essere ascoltati.

La questione principale, dunque, riguarda il trasposto in sicurezza. Per gli studenti della scuola dell’obbligo non c’è uno scuolabus che li accompagni a Casacalenda. Sono costretti a dover viaggiare con un pullman di linea di cui usufruiscono altri pendolari. Dovendo poi tener conto anche delle coincidenze e orari. Gli studenti sono costretti anche a dover aspettare sotto una pensilina il pullman che li riporti a casa.

Quello che chiedono i genitori è che si studi una soluzione per questo problema, ricordando che pur essendo il paese più vicino Lucito, è a Casacalenda che c’è il plesso scolastico con tutti i cicli, dall’infanzia alla primaria di secondo grado. A supporto di ciò c’è anche una delibera di consiglio comunale che “delibera di organizzare il servizio di trasporto scolastico a favore dei bambini residenti a Lupara che nell’anno scolastico 2019/2020, frequenteranno la Scuola elementare, indicando nel Comune di Casacalenda il Comune di frequenza, demandando alla Giunta comunale l’adozione dei provvedimenti conseguenti”.

Una decisione a cui però, secondo quanto riferito dai genitori, il sindaco è venuto meno, non assicurando il trasporto deliberato dall’atto del Consiglio comunale.

Una problematica che seppur prettamente locale e che oggi riguarda Lupara, è comune anche ad altri territori. “Per questo – dicono i genitori – quello che noi chiediamo alla Regione è di organizzare un determinato tipo di servizio. Risolviamo questo problema una volta per tutte e iniziamo a ragionare con un’unica entità”.

Interpellato anche l’assessore ai Trasporti Quintino Pallante, ha detto “la Regione con il trasporto degli scuolabus non c’entra nulla, poichè è un servizio di cui se ne devono occupare i comuni”. Specificando che i “comuni ricevono dallo Stato i contributi per gestire il trasporto scuolabus”.

Sul collegamento tra Lupara e Casacalenda l’assessore ha ricordato che “ci sono due corse che sono soddisfacenti per l’utenza attuale e i ragazzi sono sul pullman rispettando la normativa attuale”. Ad ogni modo si dice di essere a disposizione per le correzioni che possono migliorare il trasporto di cui devono usufruire gli studenti.

La maggior parte dei comuni delle aree interne del Molise, soffre della carenza dei servizi scolastici. I plessi vengono accorpati e molti sono gli studenti pendolari che ogni mattina devono spostarsi per andare a scuola. Bisognerebbe, quindi, pensare a un’unica soluzione e probabilmente fare delle linee guida a cui ogni comune possa rifarsi.

La consigliera di Prima il Molise, Aida Romagnuolo, dal canto suo ha sostenuto “che ci vorrebbe una direttiva congiunta per venire incontro a questo problema. Per il problema di Lupara – ha detto – ho presentato una mozione in Consiglio regionale con la quale ho chiesto l’impegno al presidente della Giunta regionale e all’assessore competente ad attivarsi con la massima urgenza per garantire la dotazione di uno scuolabus al Comune di Lupara e nell’immediato per garantire il collegamento attraverso il trasporto pubblico locale riservato esclusivamente per gli studenti che quotidianamente si devono recare presso l’istituto onnicomprensivo di Casacalenda”.

Per capire se la questione avrà una giusta soluzione, soprattutto per i bambini, si dovrà attendere la prossima settimana quando ci dovrebbe essere un tavolo tecnico tra sindaco, Regione e Ufficio Scolastico Regionale per risolvere le criticità