L’emergenza coronavirus non si sta esaurendo, anzi, con l’ultimo Dpcm promulgato nella giornata di mercoledì, siamo tornati in uno stato di allerta.

Un aspetto che ha contraddistinto questa fase così delicata, è stata quella relativa alle donazioni al Sistema Sanitario Nazionale e in particolare alle Aziende Regionali di riferimento.

Milena Gabanelli sul Corriere Della Sera ha pubblicato un’inchiesta relativa all’impiego di questi fondi, la cui rendicontazione va presentata e resa pubblica alla fine dell’emergenza, il cui termine è stato prorogato al 31 dicembre. Ci sono regioni che hanno già speso tutti i fondi ricevuti, altre che invece non hanno ancora toccato un centesimo.

E poi c’è il Molise che ha ricevuto ben 893.269€, ma di cui ancora non si sapeva nulla.

OFF ha contattato il direttore dell’ASReM Oreste Florenzano e la Dott. Rosamaria Tucci della Direzione Affari Generali ASReM per avere chiarimenti su come i fondi sono stati spesi.

Il Direttore dell’ASReM Oreste Florenzano aveva annunciato entro la giornata del 15 ottobre la pubblicazione della rendicontazione relativa ai fondi spesi, raccolti anche tramite sistema “Pago P.A.” come disposto dal regolamento approvato lo scorso 13 marzo, per evitare sciacallaggi.

Sul Sito dell’ASReM intanto è stata pubblicata la lista dei fondi raccolti. È indicato l’importo, la data ed il numero del provvedimento, l’eventuale destinazione disposta ma non il donatore e… sorpresa! Degli oltre 893 mila euro raccolti, ne mancano all’appello ben 444.899,80€: la cifra dei fondi ASReM ammonta infatti a 394.269,25€.

Cosa c’è? Si tratta di due delibere del Direttore Generale della ASReM. La n° 202 del 30 aprile 2020, che raccoglie le somme ricevute tra il 13 marzo e il 24 aprile, per un valore di 304.377,37€ e la n°563 dell’11 agosto 2020, che raccoglie invece le somme tra il 25 aprile e il 28 luglio, pari a 65.218,42€. E poi ci sono le donazioni spontanee dei comuni, che in totale ammontano a 24.673,46€.

La domanda così sorge spontanea. Per citare una battuta del film “Il Marchese Del Grillo”, interpretato magistralmente da Alberto Sordi, “E ‘ndo stanno tutte ‘ste botti e ‘ste bottiglie, oltre che a casa tua?”

Una prima pulce nell’orecchio arriva da una notizia Ansa pubblicata il giorno di Ferragosto. Sul dispaccio si legge che la ASReM ha accettato i fondi derivanti dalle amministrazioni comunali con delibera 523. I fondi sono riportati sul documento pubblicato due giorni fa, ma la delibera – complice forse la canicola d’agosto – non riguarda l’accettazione dei fondi, bensì l’avviso di mobilità per due ostetriche da assegnare all’ospedale di Campobasso. Si sa che d’estate i rapporti di coppia sono più focosi ed evidentemente al Cardarelli c’era bisogno di una mano in più anche per far venire al mondo i nuovi arrivati, ma tra fondi e ostetriche – non ostriche, di quelle che si trovano in estate nei ristoranti a Termoli – c’è una bella differenza. Un colpo di caldo? La determina a cui si fa riferimento è la 563 dell’11 agosto, quindi si tratterà di una svista involontaria.

Ma andiamo ancora più in profondità. La Banca D’Italia lo scorso 17 aprile – in piena emergenza – dona al Molise ben 500 mila euro, su un totale di circa 55 milioni distribuiti in tutta Italia. I soldi, come dichiarato dall’amministrazione regionale, sono arrivati alla Regione e poi trasferiti immediatamente all’ASReM con la delibera del Direttore Generale per la Salute n°46 del 28 maggio scorso, per poi essere spesi in parte per l’acquisto di 800 tamponi molecolari e poi per l’acquisto di 13 mila test sierologici, per un ammontare di 152 mila euro. Quindi dei 500 mila euro ne restano 348 di cui una parte – o tutti probabilmente – sono stati utilizzati per l’acquisto dei tamponi citati.

E qui l’ “inghippo”, perché di questi 500 mila euro  non c’è traccia nei fondi ricevuti dalla ASReM e se quella dell’Ansa poteva essere una svista, non si può certo far scappare da sotto al naso quello che nella storia trasmissione Rai “Affari Tuoi” era il premio massimo che si poteva vincere.

La cosa non è passata inosservata ai consiglieri del Movimento 5 Stelle. Il Consigliere Fabio De Chirico – al quale è stato chiesto conto lo scorso 13 ottobre della donazione del M5S del 23 marzo, che comprende due ventilatori – e lo scorso 15 giugno, ha presentato in consiglio regionale un’interrogazione per sapere come sono stati utilizzati quei fondi. Interrogazione che purtroppo, com’era prevedibile, è rimasta lettera morta: ad ora infatti ancora non è stata discussa.

Intanto le rendicontazioni non sono state pubblicate e non sorprenderebbe che, considerata la proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre, l’Azienda si prenda tutto il tempo per pubblicare questi rendiconti.

Fatto sta che non sarebbe male sapere questi soldi dove sono andati a finire, così come sarebbe carino vedere le rendicontazioni di tante altre iniziative che sono confluite nella ASReM ma di cui non si ha più traccia. Vedi ad esempio la campagna “Scontagiamoci”: sul sito dell’iniziativa è indicato che la somma – più di 200 mila euro – è stata spesa per l’acquisto di tamponi e ventilatori. Nessuno vuole dubitare, ma è troppo chiedere una traccia anche di questa donazione e delle altre donazioni spontanee da parte dei privati, tutte pervenute per una nobile causa?

Restiamo in attesa dei rendiconti, con la speranza che da li arrivino chiarimenti sulla vicenda. Anche se dovessimo aspettare San Silvestro. Considerato che la situazione è tale da non poter fare veglioni, tra un panettone ed un bicchiere di spumante per brindare all’addio di quest’anno nefasto, troveremo anche il tempo di leggere cosa vi sarà scritto.

determina