Il Molise è stata la regione dove il Covid si è insinuato più tardi rispetto ad altre. Quando al nord nelle terapie intensive degli ospedali si faceva i conti con i posti letto, in Molise i contagi ancora non c’erano e per qualcuno la situazione era sotto controllo. Ma il virus poi è arrivato anche qui. L’ospedale Caradrelli ha visto ricoveri nei reparti di terapia intensiva e in quello di malattie infettive.  Mesi lunghi e duri per gli operatori sanitari, per i pazienti ma per tutti i molisani. Poi anche l’ospedale Cardarelli è stato Covid free come la maggior parte dei paesi della regione. Ma ad un certo punto sembra essere ripiombati in quell’angoscia e quella paura che si percepiva nei mesi in cui la pandemia era più acuta.

Il Molise nelle corse settimana ha visto raggiungere l’apice dei contagi con 65 persone positive risultate il 16 ottobre scorso. Un record anche nei tamponi processati in un solo giorno, 1007 quelli fatti nella sola giornata del 17 ottobre.

Una situazione difficile e critica che ha interessato diversi Comuni della regione, dove ad essere coinvolti sono stati anche alcuni studenti tanto che diverse scuole sono state chiuse.

Ad oggi il numero più preoccupante è quello che si registra a Castelpetroso, dove attualmente ci sono 55 persone positive al covid. E buona parte delle persone entrate in contatto con i positivi sono stati sottoposti a tampone, quindi il numero dei positivi potrebbe aumentare nelle prossime ore. A Castelpetroso le scuole sono chiuse da due settimane e gli studenti stanno svolgendo la didattica a distanza. In via precauzionale anche alcune attività commerciali sono state chiuse.

In aumento i casi di persone positive al Covid anche a Montenero di Bisaccia dove si sono registrati altri 5 contagi.

Non ritengo di dover lanciare in questa occasione alcun messaggio allarmistico, – scrive il sindaco Contucci – ma evidenzio come il Covid-19 sia tornato a viaggiare con una velocità e una facilità piuttosto evidenti, in qualunque zona d’Italia. Nessuna esclusa”.

Montenero di Bisaccia ricordiamo che è stato il primo paese del Molise a essere dichiarato zona rossa e successivamente anche Riccia, dove oggi lo stesso sindaco ha annunciato che una persone è risultata positiva al covid.

“Questa persona – scrive il primo cittadino – sta già rispettando tutti i protocolli sanitari e la quarantena di 10 giorni. Ci siamo subito attivati insieme all’Azienda sanitaria per l’individuazione delle persone che hanno avuto un contatto diretto con lui e per attivare tutte le disposizioni per prevenire al massimo i contagi“.
A Macchiagodena, invece il sindaco Felice Ciccone nella giornata di oggi 19 ottobre ha ritenuto opportuno  tenere le scuole chiuse in via precauzionale poichè “a distanza di 48 ore dai casi Covid registrati nel nostro paese, nonostante i nostri ripetuti solleciti, non abbiamo ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale da parte della ASReM e della Regione, sull’esito dei tamponi (immaginiamo a causa dell’elevato numero dei tamponi processati)”.
Le scuole inoltre rimangono chiuse fino a data da destinarsi anche ad Oratino poichè in seguito ai contagi che si sono registrati in paese “si rendono necessarie ulteriori indagini epidemiologiche da parte del Dipartimento di Prevenzione”.
Rimangono chiusi anche alcuni istituti ad Isernia. In particolare per motivi di prevenzione e precauzionali, il sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio, con ordinanza n. 194/2020, ha prorogato la sospensione – dal 20 al 26 ottobre – dell’attività didattica in presenza presso l’intero polo scolastico di via Umbria – comprendente la scuola secondaria di primo grado Andrea d’Isernia e parte della scuola primaria San Giovanni Bosco –  nonché presso l’Edificio Colorato – comprendente le restanti classi della citata scuola primaria, facenti capo all’Istituto comprensivo San Giovanni Bosco –  in attesa degli esiti dell’indagine epidemiologica e dei tamponi disposti dall’ASReM e restando impregiudicate autonome iniziative del Dirigente scolastico circa l’organizzazione della didattica a distanza.
Nel pomeriggio di oggi invece saranno eseguiti interventi di sanificazione in specifici ambienti dell’Istituto “Enrico Fermi”.
La sanificazione inoltre sarà effettuata anche nei locali dell’Istituto Vincenzo Cuoco, dopo la sospensione dell’attività didattica in seguito alla positività al covid di uno studente.
La situazione che si presenta in Molise non è rassicurante. Sono 399 gli attualmente positivi e se a marzo la provincia pentra era stata la meno colpita dal virus, oggi gli attualmente positivi sono 242 a fronte dei 155 positivi che si registrano nella provincia di Campobasso a cui si aggiungono poi 2 di fuori regione e conteggiati nel bollettino dell’ASReM.
E se il virus sembra continuare a viaggiare molto velocemente e a insinuarsi in ogni ambiente, i sindaci continuano a chiedere alla popolazione di seguire le regole e quindi il distanziamento, l’utilizzo della mascherina e il lavaggio costante delle mani.