di Antonio Di Monaco

Il governo è al lavoro per elaborare il provvedimento che delineerà le regole per le vacanze natalizie quando manca meno di una settimana al 3 dicembre, data di scadenza dell’ultimo Dpcm. Tra le ipotesi più probabili allo studio, ci sono gli spostamenti tra Regioni limitati ai ricongiungimenti tra parenti stretti; i controlli per chi trascorrerà il periodo all’estero; le misure per evitare assembramenti durante lo shopping e i ristori anche per le attività che ruotano attorno al turismo invernale. La necessità è quella di scongiurare un rialzo dei contagi o, peggio, una terza ondata a gennaio, come accaduto dopo il “via libera” dell’estate scorsa.

Sugli spostamenti tra le Regioni, la linea è quella sintetizzata dal coordinatore del Cts Agostino Miozzo: “I movimenti della popolazione sono un fattore di grave rischio, vanno mantenute le misure restrittive”. Ma c’è anche chi nel governo pensa che non sia possibile porre limitazioni alla mobilità, soprattutto se l’Italia sarà in buona parte in zona gialla. Il compromesso cui si sta lavorando è quello di consentire gli spostamenti solo per raggiungere parenti stretti e congiunti, come i genitori e i partner conviventi, oltre a quelli per muoversi verso la propria residenza o domicilio (sempre permessi).

Non ci saranno invece divieti per quanto riguarda il cenone: nel Dpcm verrà usata la formula della “forte raccomandazione” affinché gli italiani evitino di incontrarsi con persone che non fanno parte dello stretto nucleo familiare. Ci sarà anche la raccomandazione a mantenere le precauzioni, a partire dalla mascherina e dal distanziamento, anche in casa. La discussione è sul limite di persone esterne da indicare nella raccomandazione: se mantenere il numero di 6 oppure estenderlo a 10 come in Germania. Le feste nei locali pubblici e nei luoghi privati resteranno vietate. Solo per i giorni di Natale e Capodanno si sta pensando di estendere il coprifuoco fino alle 24.

Il provvedimento darà il via libera all’apertura dei negozi per permettere lo shopping natalizio, con una fascia oraria più ampia e il conseguente allungamento del coprifuoco forse fino alle 23. Ma saranno potenziati i controlli: per evitare lunghe code davanti o all’interno dei negozi e per impedire gli assembramenti nelle vie e nelle piazze dello shopping, anche attraverso il contingentamento degli ingressi. L’annuncio è arrivato dallo stesso Conte: “Ci stiamo premurando per evitare che ci siano trasferimenti transfrontalieri, evitando che chi vada all’estero possa rientrare senza nessun controllo”. Di qui, la scelta è tra il tampone o l’isolamento obbligatori per chi rientra, cercando di scongiurare l’assalto alle vacanze sulla neve. Su questo fronte, il governo sta lavorando a un accordo europeo per tenere chiusi gli impianti da sci fino a gennaio.

Infine, il sistema delle fasce e della collocazione delle regioni in zona gialla, arancione o rossa in base all’indice di rischio indicato nel monitoraggio resterà attivo. Si ipotizza che il nuovo provvedimento permetterà alle prime tre regioni entrate in fascia rossa – Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta – di diventare arancioni.Puglia e Sicilia, che sono le prime diventate arancioni, resteranno in quella zona. L’attenzione continuerà ad essere sul monitoraggio settimanale: se la curva dovesse risalire, non sarebbe da escludere una nuova stretta.