di Miriam Iacovantuono

Ascoltando i racconti del Molise e pensando a questo territorio ci si imbatte molto spesso in storie di imprenditori, di chi è tornato e il coraggio di chi è rimasto, oltre a storie di resilienza e condivisione. A Montenero di Bisaccia, uno dei paesi della nostra regione che fa da ponte tra il Molise e l’Abruzzo, sta sbocciando un progetto sociale che fonda la sue basi sul principio di socialità partecipata e sulla diffusione della cultura a carattere locale. Si tratta di Radio Cassù, il progetto della neonata Associazione Culturale Cassù composta attualmente da 23 ragazze e ragazzi dai 17 ai 45 anni. Uno spazio di condivisione e di creatività che vuole fare da ponte tra tutte quelle persone legate al paese del basso Molise, emigranti e universitari in primis. Ma allo stesso tempo vuole dare spazio a tutte le persone lontane per creare sulla  piattaforma un proprio programma, per raccontare il loro modo di vivere e le loro esperienze.

Nicola Di Bello tra i fondatori insieme a Marco Colagioia, Mario Benedetto e Andrea Di Lorenzo, ha raccontato che l’idea è nata un po’ in maniera casuale e da 4 si sono ritrovati in 23, tutte persone di Montenero di Bisaccia, dando vita a una forma di aggregazione.

“Una cosa carina per fare comunità, anche perché non ci sono attualmente né posti né luoghi dove fare comunità a Montenero, come capita spesso nei Comuni molisani. Non ci sono veri propri centri di aggregazioni se non il bar”.

Lo scopo è quindi quello di avere uno spazio pubblico e intanto è stata avviata una raccolta fondi per sostenere l’iniziativa.

“Ci sembrava un’idea innovativa anche far partecipare non solo le persone del posto, ma anche altre persone di Montenero che sono emigrate e che ci possono finanziare anche da fuori”.

E tra gli obiettivi dell’iniziativa c’è quello della promozione del territorio e non solo. Sono diversi i temi che si vogliono affrontare.

“Sicuramente vogliamo far emergere il concetto di socialità partecipata perché alla fine tutti partecipano in egual misura nel progetto radio, perchè ognuno si occuperà di qualcosa. Ma il punto fondamentale è creare un ponte tra tutte le persone di Montenero e quelle originarie del paese ma che stanno fuori e che comunque possono ascoltarci. Allo stesso modo poi offriremo sul portale, a chi volesse, la possibilità di creare una radio da casa e inserirlo nella nostra programmazione. Un reciproco scambio tra noi che siamo qui e le persone che stanno fuori”.

Un’idea che parte da Montenero di Bisaccia ma che si potrà allargare a tutto il territorio molisano e anche abruzzese. Un progetto che può anche lanciare un messaggio a sostegno del territorio.

“Molti di noi possono raccontare la propria esperienza anche di vissuto qui, anche se a volte è difficile comunicare una cosa del genere, ma si può dare una valida alternativa e comunicare che si può costruire un presente migliore partendo fondamentalmente dalla cultura. Il nostro infatti è un progetto culturale e abbiamo intenzione di renderlo permanente e quindi lavorare 365 giorni l’anno non solo con eventi spot come di solito si usa fare d’estate con i classici festival, ma organizzare tutto l’anno eventi di vario genere dal teatro, alla danza, all’arte in genere, mostre fotografiche e creando quel minimo di micro turismo interno come magari è già successo a Civitacampomarano o a Santa Croce di Magliano con il progetto Oltre di Antonio Giordano o magari a Casacalenda con il MAACK. Si possono creare  alternative che fanno vivere bene il posto. Io personalmente ho sempre ragionato pensando che abito qui a Montenero però faccio le cose come se fossi a Bologna o a Berlino”.

Dunque un progetto del territorio che può fare poi da collante tra generazioni ma anche tra idee diverse.

E proprio dal territorio nasce anche il nome di questa radio. Cassù infatti è una fonte di Montenero di Bisaccia e una leggenda narra che Annibale proprio in prossimità di quella fonte si fermò per far abbeverare gli elefanti nel suo tragitto verso il Sud Italia lungo il tratturo.  E proprio per questa leggenda per il logo è stato scelto l’elefante come animale guida.

La web radio sarà disponibile sulla piattaforma Spreaker e ci sono già in cantiere più di 10 programmi, suddivisi in podcast e dirette live. Ci saranno interviste e approfondimenti. Si parlerà di attualità, scienza, cultura, arte, sport e ovviamente musica. Intanto si è nella fase finale del crowfunding che terminerà il prossimo 7 gennaio.

Radio Cassù dunque è un’idea moderna per tenere le persone legate al territorio anche se lontane, ma allo stesso tempo è una occasione per promuovere la cultura attraverso uno spazio sociale che vuole essere soprattutto condivisione. E la condivisione, ma anche lo scambio di idee, aiuta a guardare oltre e ad alzare quei paraocchi che troppo spesso mettono dei limiti nel fare azioni concrete.