di Antonio Di Monaco

Lavorare alle dipendenze dell’azienda sanitaria regione del Molise? Neanche per sogno, a giudicare dall’ennesimo avviso pubblico andato deserto. Questa volta è toccato al bando per reclutare (per soli titoli) 10 medici della disciplina di Medicina e Chirurgia d’accettazione e urgenza da assumere a tempo determinato, pubblicato dall’Asrem il 12 novembre 2020. Tra i casi più recenti, va ricordato anche l’avviso pubblico per l’assunzione a tempo determinato di due medici per la disciplina di Malattie infettive. E poi c’è ancora chi ha il coraggio di lamentarsi – ovviamente e, soprattutto, comodamente sui social invece che a viso aperto – per la richiesta del commissario ad acta, Angelo Giustini, di reperire medici militari e venezuelani rinnovando l’accordo con Emergency.

Intanto, la Pfizer ha ridotto di circa 165 mila dosi il nuovo invio di vaccini come comunicato dall’ufficio stampa del Commissario Straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, ribadendo che la decisione di Pfizer è stata “unilaterale” e che ha “unilateralmente redistribuito le dosi da consegnare ai 293 punti di somministrazione sul territorio italiano. Di conseguenza, e in modo del tutto arbitrario”, nella “prossima settimana a fronte delle 562.770 dosi previste, verranno consegnate 397.800 dosi”. Una decisione “non condivisa né comunicata agli uffici del Commissario, produrrà un’asimmetria tra le singole Regioni”.

Il Molise, insieme con Abruzzo, Basilicata, Marche, Umbria e Valle d’Aosta sono le uniche regioni che non avranno tagli nella distribuzione dei vaccini Pfizer-BioNTech, secondo la ripartizione delle dosi (considerate oramai su 6 utilizzabili ogni fiala e non più 5) resa nota dall’ufficio del Commissario straordinario. La riduzione delle fiale di questa settimana è figlia della decisione della casa farmaceutica americana di aumentare di un terzo la produzione del 2021. Per raggiungere l’obiettivo Pfizer sta rinnovando il suo impianto in Belgio e ne sta attivando altri due in Germania. Promessa anche una nuova formulazione che non avrebbe bisogno dei 70 gradi sottozero.

Una penalizzazione che suona come una conferma che, a dispetto della campagna Vaccino Bene Comune, lanciata nel novembre scorso per chiedere che il vaccino contro il Covid fosse gratuito e accessibile, a tutti e in tutto il mondo, il libero mercato non è in grado di garantire un bene essenziale e di prima necessità come il vaccino. Nemmeno in Europa e nonostante i miliardi di risorse pubbliche ricevute dalle case farmaceutiche. Il commissario Arcuri ha minacciato azioni legali, ma il principio ineludibile è che il bene collettivo viene prima degli interessi privati.