L’emergenza sanitaria ha portato un aumento del fabbisogno di assistenza da parte delle famiglie, per bambini e per anziani soli. Numeri che potrebbero essere in aumento rispetto a quelli stilati dal rapporto annuale dell’Osservatorio Donna DOMINA che disegna il quadro del lavoro domestico in Italia dove oggi si registrano 2.002.328 lavoratori domestici. Il 52% sono colf e il restante 48% badanti. Di questi però il rapporto stima che il tasso di irregolarità è del 57,6%, infatti i dati evidenziano che sono 848.987 i lavoratori regolamentati da un contratto, i restanti 1.153.341, si stima che siano irregolari.

Focalizzando l’attenzione sui numeri regionali il rapporto stima che in Molise nel 2019 sono 2.071 i lavoratori domestici regolarmente assunti. Secondo i dati INPS le badanti rappresentano la maggioranza (57,7%) rispetto alle colf. Contrariamente a quanto accade a livello nazionale, la nazionalità italiana è la più numerosa (56,3%), mentre l’Est Europa rappresenta il 34,7% e il 93,7% sono donne. L’età media del lavoratore domestico è 48,7 anni e, per quanto riguarda le settimane di lavoro, si registra una lieve prevalenza di chi non ha completato l’anno lavorativo (57,5%).

Nel 2019 le famiglie in Molise hanno complessivamente speso circa 13 milioni di euro per la retribuzione dei lavoratori domestici – stipendio, contributi, TFR –  mentre il valore aggiunto prodotto da questa componente vale circa 50 milioni di euro. A livello provinciale, a Campobasso si concentrano circa i due terzi sia delle colf (67,7%) che delle badanti (64,7%). In termini relativi, l’incidenza è maggiore a Isernia (3,4 colf ogni mille abitanti e 5,7 badanti ogni cento anziani).

Per gli incentivi rivolti direttamente alle famiglie che hanno in cura domiciliare una persona non autosufficiente, non vengono stanziati dalla Regione Molise che però trasferisce le risorse agli ambiti territoriali che garantiscono l’assistenza domiciliare e la compartecipazione al costo del servizio per i nuclei familiari ricadenti sotto determinate fasce ISEE. Guardando al futuro le prospettive demografiche rivelano che nel 2050 in Molise vi saranno 12mila anziani in più e 9mila bambini in meno. La componente anziana sarà più numerosa di quella infantile – 14,2% della popolazione contro 9,3% – e il numero di badanti potrebbe crescere.