A causa dell’emergenza sanitaria a “soffrire” sono stati anche enti e associazioni che si dedicano alla promozione delle tradizioni, della cultura e del territorio. In primis le Pro Loco che nel 2020 sono state costrette a stoppare gli innumerevoli eventi che vengono organizzati in Molise. Si tratta di associazioni che vanno avanti grazie al lavoro di volontari che impegnano il proprio tempo per la valorizzazione del territorio anche con budget molte volte ridotti. E se anche c’è un contributo che arriva dall’ente Regione, è irrisorio rispetto alle spese che queste associazioni devono affrontare. La IV Commissione consiliare ha approvato il ‘Piano di riparto 2019’. Il contributo di 50mila euro previsto dal bilancio regionale è stato suddiviso tra le 35 Pro Loco del Molise in regola con la presentazione della documentazione e che in totale hanno prodotto poco più di 760mila euro di fatturato. “Una ripartizione – commenta il portavoce del MoVimento Cinque Stelle in consiglio regionale Angelo Primiani – che mette in evidenza che le risorse sono irrisorie, ma che per quanto scarse, sono di vitale importanza per il sostentamento di tutte quelle associazioni di volontariato che a causa della pandemia hanno dovuto pressoché azzerare le loro attività”.

Se da un lato c’è – almeno a parole – la volontà di sostenere tutti coloro che si occupano della promozione del territorio anche a fini turistici, dall’altro vediamo che nel tempo anche il contributo destinato alle Pro Loco molisane è andato via via diminuendo. Si è passati infatti da un contributo di 150mila euro di 10 anni fa a quello attuale di 50mila euro che a conti fatti va a coprire una bassa percentuale delle spese sostenute dalle associazioni.

“Abbiamo il dovere – ha commentato Primiani – di investire di più su queste realtà, che sono l’ultimo presidio di vivacità culturale sui territori”.