“Il management che ha gestito l’emergenza ha toppato varie volte. La maggioranza di centrodestra ha cercato di aggirare l’ostacolo lasciando il cerino in mano al solo Giustini, ma così non può essere perché Toma ha fatto delle scelte precise sia in quanto commissario all’emergenza sia nell’indirizzo a Florenzano”. È un’analisi a tuttotondo quella della capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Micaela Fanelli, a margine dell’audizione della struttura commissariale.

Ci sono però tre punti fermi da cui partire: il Molise è l’unica regione italiana a non avere un ospedale Covid, ad avere esaurito i posti letto in Terapia Intensiva con l’attivazione della rete Cross ed è in zona rossa volontaria. È evidente che più di qualcosa non abbia funzionato nella catena decisionale tecnica e politica che avrebbe bisogno di maggiore competenza. È vero che è stato chiuso l’accordo con medici di base per i vaccini, ma servono più controlli da parte dell’Asrem con un’anagrafe vaccinale efficiente. È vero anche che sono arrivati i medici dell’Esercito, ma cinque sembrano pochi di fronte alla pressione cui sono sottoposti gli ospedali. Quindi, a chi giova che il passo indietro debba farlo solo Giustini? Sarebbe facile, ma servirebbe davvero a poco.