“Ci aspettiamo molto dal lavoro della struttura commissariale. Soprattutto il Molise, i suoi cittadini, il personale sanitario, gli amministratori locali. L’esperienza e la professionalità che Flori Degrassi e Annamaria Tomasella hanno dimostrato in anni di carriera sono sicuramente un’ottima base, ma davanti alla critica situazione che vive il sistema sanitario regionale, i curricula non possono bastare, le premesse non devono bastare”. Sono queste le parole usate dal Movimento 5 Stelle sulla nuova struttura commissariale molisana.

C’è stato un clamoroso fallimento dell’emergenza e di questo si dovrà prendere atto per il futuro.

E “a tal proposito ci si attende un lavoro puntuale e organico per definire i nuovi Piani operativi, quindi adottare il Piano 2019-21 e lavorare al Piano 2022-24, perché il futuro della sanità molisana si gioca proprio su questi documenti, sulla programmazione. Allo stesso tempo deve essere disciplinato il rapporto con gli erogatori privati definendo i tetti di spesa e applicandoli ai nuovi contratti, bisogna governare la mobilità tramite accordo di confine con la Campania, bisogna monitorare e nel caso bloccare tutte le spese superflue di Asrem”.

Le cause che hanno impedito di reggere all’onda d’urto del Coronavirus, a parte l’impreparazione degli amministratori, sono l’abbandono dell’assistenza territoriale e la privatizzazione della sanità.

“La nostra terra è in difficoltà come poche volte in passato, ora va curata e riabilitata anche con la collaborazione interna alla governance sanitaria, con interventi tangibili e strutturali ai quali le Commissarie dovranno aggiungere un atteggiamento di apertura verso il personale sanitario e verso il territorio che va esplorato e conosciuto. Solo così se ne possono comprendere carenze e punti di forza in ottica sanitaria; solo così possono essere trovate le migliori soluzioni a tutela del diritto alla salute di tutti i molisani”.