di Miriam Iacovantuono

Da un anno ormai la pandemia ha fatto scoprire un altro aspetto di questa emergenza sanitaria, quello della solidarietà. La mano tesa e il cuore aperto nei confronti di chi ha più bisogno hanno disegnato un Molise che fin dall’inizio si è mostrato solidale, evidenziando quanto è stato importante – e continua ad esserlo – il volontariato anche nella nostra regione. E ogni piccolo gesto si rivela come una goccia fondamentale per riempire il mare. Ed è grande la famiglia del volontariato molisano che in questo anno pandemico si è messo in prima linea e in alcuni casi anche a fare da scudo alle criticità e alle difficoltà che molte (troppo) persone sono state costrette a vivere. Se molto spesso abbiamo raccontato del ruolo fondamentale che hanno avuto le Caritas, i centri di ascolto delle diocesi molisane e altre associazioni che hanno assicurato un piatto a tavola anche ai nuovi poveri, ci sono anche quei volontari che in queste settimane si sono messi a disposizione per gestire la logistica nei punti vaccinali o in occasione degli screening sulla popolazione che si sono promossi in molti centri del Molise. Dunque, la parola volontariato si è tradotta in “grande famiglia”.

E oltre ai tanti volontari che già operano nelle associazioni, si sono create delle situazioni, anche nei piccoli centri della regione, dove sono diversi i cittadini che si sono messi a disposizione degli altri e hanno investito il proprio tempo per aiutare il prossimo. Dunque, a prescindere dall’Associazione e dallo scopo che essa persegue, il volontariato, soprattutto in questo anno è diventato importante nella società in cui viviamo soprattutto lo è stato in una situazione come quella che ci ha portato ad affrontare il Coronavirus. E’ diventato per molti anche una occasione di crescita a livello personale che può tornare utile nella vita di tutti i giorni.

La pandemia Covid-19 dunque ha fatto emergere, se ancora ce ne fosse bisogno, quale sia l’importanza del volontariato nella società odierna e dei servizi che il volontariato offre. L’emergenza sanitaria dunque dovrebbe aprire uno spaccato anche su questo mondo che tanto offre alla società e alle comunità, ma che in alcune situazioni non viene valorizzato, perchè, riprendendo una frase di don Alberto Conti, direttore della Caritas di Trivento “è necessario che la solidarietà diventi uno stile di vita”.