Un’attenzione particolare quella che Almanacco della Scienza ha dato alla nostra regione. Tra le pagine a cura del Consiglio Nazionale delle Ricerche, si parla del Molise che “per anni è stato come vittima di un incantesimo: per decenni è stato avvolto nel silenzio, anche mediatico”. Una regione che però a piccoli passi è uscita da questo anonimato, mostrando una bellezza che “si delinea nella ricchezza culturale e ambientale che anche il più piccolo e nascosto territorio è in grado di esprimere”.

Nell’articolo particolare risalto viene dato al progetto di sostenibilità ambientale che vede la partecipazione dell’Istituto per i polimeri, compositi e biomateriali (Ipcb) del Cnr di Pozzuoli, dell’Università del Molise e del Comune di Capracotta, volto ad attestare la qualità, la sicurezza e gli effetti benefici dei prodotti gastronomici tipici della zona. Per descrivere l’iniziativa nell’articolo vengono riportate le parole di Cosimo Carfagna, ex direttore e ora ricercatore associato del Cnr-Ipcb. “L’obiettivo è creare un laboratorio permanente per la ricerca e il monitoraggio di alcuni dei più diffusi contaminanti, sia nell’ambiente che nei prodotti agro-zootecnici, al fine di definirne e attestarne la qualità e la sicurezza. Esso rappresenta il primo stadio di una progettualità più ampia, che ha come finalità la qualificazione e la valorizzazione delle produzioni agro-zootecniche anche sulla base del contenuto in nutrienti salutistici”.

Soddisfazione per l’attenzione data a Capracotta è stata espressa anche dal sindaco del paese altomolisano, Candido Paglione che ci tiene proprio a ringraziare il “prof. Cosimo Carfagna, parte attiva e competente del nostro ambizioso progetto, per questa ulteriore opportunità di promozione dell’idea di Capracotta Paese del Benessere”.