di Antonio Di Monaco

È arrivato il semaforo verde da Camera e Senato allo scostamento di bilancio chiesto dal governo al Parlamento. A Montecitorio sono stati conteggiati 492 sì, un voto contrario e un astenuto, mentre i voti favorevoli a Palazzo Madama sono stati 242, con 3 no e nessuna astensione. L’ulteriore indebitamento ammonta a 40 miliardi di euro per l’anno 2021 e circa 6 miliardi di euro medi annui per il periodo 2022-2033. I 40 miliardi di euro verranno destinati al prossimo dl Sostegni, di cui la metà ai costi fissi delle imprese. Nelle intenzioni del governo Draghi dovrebbe essere l’ultimo decreto economico della fase emergenziale a meno che non si riesca a superare la crisi sanitaria nei prossimi mesi. Le Camere hanno dato il via libera anche alla risoluzione di maggioranza sul Documento di economia e finanza (Def): 438 voti favorevoli e 50 contrari a Montecitorio; 213 sì, 30 no e due astensioni a Palazzo Madama.

“Proprio gli enti locali – prosegue – ha affermato Antonio Federico, deputato del M5S e relatore del Def e del decreto Sostegni in commissione Questioni regionali – chiedono di poter assumere personale altamente qualificato nella programmazione e nella progettazione di fondi europei”. Allo stesso tempo, bisogna tenere in considerazione i Comuni che chiedono maggiore capacità di spesa per poter sostenere le imprese locali e migliorare l’offerta dei servizi ai cittadini.

“In Commissione – ha proseguito Federico – ho relazionato anche sul decreto Sostegni finanziato già a gennaio scorso con uno scostamento da 32 miliardi euro e poi messo in pausa dall’assurda crisi di governo”. Nello specifico, il decreto istituisce un fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, sostiene il settore delle fiere e dei congressi, aumenta le risorse per l’acquisto di vaccini e farmaci anti Covid, potenzia le risorse per la didattica nel Mezzogiorno, stanzia contributi alle attività svolte nei Comuni a vocazione montana appartenenti a comprensori sciistici e in Commissione stiamo lavorando per assegnare risorse anche a tutto l’indotto. “Lo scostamento da 40 miliardi – ha concluso il deputato M5S – servirà a finanziare un decreto Sostegni bis che integrerà queste ed altre misure con ristori corrisposti non solo in base al fatturato, ma anche all’utile, all’imponibile fiscale per sostenere soprattutto le attività più colpite dalla pandemia”.