di Antonio Di Monaco

Rinvio della Plastic Tax a gennaio 2022 e un fondo da 600 milioni per consentire ai Comuni di ridurre la Tari alle attività economiche interessate dalle chiusure anti-Covid. Sono alcune delle misure contenute nella bozza del decreto che dovrebbe arrivare in settimana sul tavolo del Consiglio dei ministri. Tra le altre, il Reddito di emergenza sarà riconosciuto per altri due mesi, a giugno e a luglio. Per ottenerlo bisognerà inoltrare domanda all’Inps entro il 30 giugno 2021. Il provvedimento istituisce, inoltre, al ministero dell’Interno un fondo da 500 milioni per il 2021 per consentire ai Comuni l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare, oltre che per il sostegno al pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche. Per quanto concerne lo “smart working”, nel settore privato verrà prorogato fino al 30 settembre 2021.

Il nuovo sistema previsto nella bozza del decreto Sostegni bis sarà in base al calcolo delle perdite in relazione al fatturato (o ai corrispettivi), ma si potrà scegliere il periodo di riferimento: in caso si scelga il confronto tra 2019 e 2020 il contributo sarà uguale a quello in via di erogazione in queste settimane e arriverà in automatico a chi già ha fatto domanda e ha ricevuto il bonifico dall’Agenzia delle entrate. Ma si potrà optare per il calcolo basato sul periodo 1 aprile 2020-31 marzo 2021 in confronto allo stesso periodo 2019-2020. In arrivo anche uno sgravio per altri 5 mesi sugli affitti per le imprese: la bozza del decreto Sostegni bis prevede infatti che sia riconosciuto il credito d’imposta al 60% (50% in caso di affitto d’azienda) per i canoni relativi ai mesi da gennaio a maggio, scadenza cui viene allineato il credito d’imposta previsto per le strutture turistico-alberghiere. Per la misura vengono stanziati quasi 2,3 miliardi.

Tutti coloro che hanno meno di 36 anni e comprano una prima casa potranno accedere al Fondo di garanzia sui mutui per la prima casa. Gli under 36 non dovranno inoltre pagare l’imposta di registro e l’imposta ipotecaria e catastale e vedranno dimezzati anche gli onorari notarili. Le agevolazioni non riguardano l’acquisto di case di prestigio e valgono per gli atti stipulati fino al il 31 dicembre 2022. Prevista poi l’esenzione dell’imposta sui finanziamenti per l’acquisto e la ristrutturazione delle abitazioni.

Infine, una spinta alle start up e alle piccole e medie imprese innovative: chi investe in queste realtà non pagherà fino al 2025 l’imposta al 26% sulle plusvalenze che derivano dalla cessione di partecipazioni. Lo prevede un articolo del dl Sostegni bis, secondo quanto si legge in una bozza. Si tratta di un’agevolazione temporanea (i limiti temporali esatti devono ancora essere fissati ma nel testo si fa riferimento ad un arco temporale che va dal 2021 al 2025) e che prevede alcuni paletti: le plusvalenze devono essere reinvestite in start up o Pmi innovative e devono essere possedute per almeno tre anni.