Quindici milioni di dosi di vaccini anti Covid-19 donate dall’Italia a Paesi a medio e basso reddito entro il 2021. Lo ha annunciato la Farnesina, che sottolinea come “sin dall’inizio della pandemia” il nostro Paese sia stato “fra i primi Paesi a sostenere l’importanza di un accesso equo e universale ai vaccini, le cure e i test” contro il coronavirus. Dall’Iraq al Vietnam: ecco dove l’Italia sta distribuendo i farmaci anti Covid.
Da aprile 2020 l’Italia ha preso parte all’Access to COVID-19 Tools Accelerator (ACT), progetto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che promuove lo sviluppo, la produzione e l’accesso ai trattamenti contro il coronavirus in tutto il mondo. All’interno dell’ACT è stato lanciato il piano “COVAX Facility”, per accelerare la produzione dei vaccini anti Covid-19 e far sì che ne venga garantito accesso a tutta la comunità internazionale. L’Italia ha finanziato il progetto con 385 milioni di euro. Oltre al contributo finanziario, fa sapere la Farnesina, l’Italia si è impegnata a inviare 15 milioni di dosi di vaccini nei Paesi dove scarseggiano le scorte.
Il ministero degli Affari Esteri sottolinea come l’Italia, in qualità di Paese presidente del G20, si sia impegnata nel “porre al centro dell’agenda internazionale i temi della salute e della preparazione a fronte di nuovi potenziali rischi pandemici”. Il summit straordinario si terrà a Roma a ottobre.