L’obiettivo è ottenere “giustizia climatica” e misure immediate soprattutto a favore delle comunità che già risentono del riscaldamento globale, e soprattutto nei Paesi più poveri. L’OMS aveva avvisato: se non si inizia da subito ad adottare comportamenti responsabili nei confronti dell’ambiente, nell’arco di vent’anni il pianeta giungerà al “punto di non ritorno” e le catastrofi ambientali provocate da inquinamento e surriscaldamento globale renderanno la terra un luogo inabitabile. Questo significa che si hanno solo vent’anni a disposizione per fare del proprio meglio e invertire la rotta.