di Alessandro Matticola

Era lo scorso 24 maggio quando il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi dichiarava che Usa e Cina erano sull’orlo di una nuova guerra fredda.

Sono passati appena 59 giorni da quella dichiarazione e a quanto pare, il timore di un nuovo scontro senza scenari di battaglia aperti, è più che fondato.

L’accusa arriva ancora una volta da Washington, che non sembra voler placare le accuse verso la Cina per la diffusione del coronavirus. Ma questa volta sono molto più di semplici accuse.

Il Dipartimento di Giustizia americano ha denunciato due informatici cinesi, Li Xiaoyu e Dong Jiazhi, entrambi di 34 anni, che avrebbero tentato di infiltrarsi nella rete di una società del Massachusetts che si occupa di Biologia e che starebbe lavorando ad un vaccino anti covid.

Il Dipartimento ha fatto sapere che i due sono attivi già dal 2009 e che sono stati rubati già molti dati. Non vi è prova che siano riusciti ad entrare in possesso dei dati relativi al vaccino, ma non si esclude neanche il contrario. L’Fbi starebbe pedinando i due proprio da allora e pare che abbiano lasciato delle tracce del loro passaggio nei sistemi di un’altra azienda del Maryland, anche questa impegnata nello studio di un vaccino anti covid.

Non è l’unica accusa mossa a Pechino. E soprattutto, non è solo Pechino ad essere accusata.

Venerdì scorso, passando rapidamente in sordina, anche la Gran Bretagna avrebbe mosso accuse di spionaggio insieme al Canada e naturalmente agli Stati Uniti, sempre sugli studi per il vaccino anti covid. Ma le accuse non sono state mosse a Pechino, bensì a Mosca, contro il gruppo hacker APT29.

Sia Pechino che Mosca hanno prontamente rispedito le accuse al mittente. Ma la temperatura sta iniziando a salire.

Ormai non è più solo l’America ad accusare la Cina, e non è più solo la Cina ad essere accusata. Il procuratore americano John Demers ha infatti accusato Pechino di essersi allineata a Mosca, ma anche a Teheran e Pyongyang, inserendo anche Iran e Corea del Nord tra i complottisti.

Pechino ha rispedito le accuse al mittente, ma allo stesso tempo sembra che stia iniziando a perdere la pazienza.

Mariangela Pira di SkyTg 24 sulla sua pagina Facebook, ha rilasciato questa mattina delle dichiarazioni molto interessanti. Il segretario di stato americano Mike Pompeo ha chiuso, in seguito all’attacco dei due hacker cinesi, il consolato americano di Chengdu è stato chiuso e sembra prossimo alla chiusura anche quello cinese di San Francisco e di Houston, in quanto  entrambi sarebbero pieni di “cimici”. Proprio a San Francisco, una ricercatrice cinese nell’Università locale è stata accusata di spionaggio in quanto è stata vista in abiti militari su Facebook. Interrogata viene dichiarata in arresto, ma lei si rifugia proprio nel consolato cinese.

Passiamo dall’altra parte del pianeta. La testata Global Times è l’organo di stampa del Partito Comunista Cinese che informa all’estero. Da qualche giorno naturalmente sta riportando le notizie delle accuse mosse dagli Usa nei confronti di Pechino ma anche di tutte le altre e questa mattina, si è posto una domanda: per quale motivo Washington ha un consolato con 1000 dipendenti ad Hong Kong? Proprio lì dove è stata emanata una legge speciale sulla sicurezza che restringe notevolmente l’indipendenza del La seconda notizia viene data dal più noto Bloomberg, che ha annunciato l’interruzione da parte della tv di stato cinese, la CCTV, delle trasmissioni della Premier League inglese.

La nuova guerra fredda tra Usa e Cina era solo una battuta infelice di due mesi fa? A quanto pare non è così. Donald Trump non perde occasione per alimentare il fuoco su Pechino riguardo la diffusione del virus, ora direttamente, ora in maniera velata, ora con atti “laterali” come l’uscita dall’Oms. Sono loro i due attori principali ora sulla scena, con Mosca che per adesso resta attrice non protagonista insieme alla Gran Bretagna.

Manca sempre meno alle prossime elezioni presidenziali americane, il cui esito non è mai scontato. Era prevedibile che, dal punto di vista geopolitico, il coronavirus non sarebbe stato indolore.

Mettiamoci comodi, lo spettacolo è appena iniziato, siamo ai titoli di testa. Ed il film sarà molto lungo.